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ASTA N° 41 26.05.2012 18:00 NA Visualizza le condizioni
ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA
IMPORTANTI DIPINTI DEL XIX E XX SECOLO
DIPINTI ANTICHI

Esposizione:
da sabato 19 a venerdì 25 Maggio 2012
orario continuato 10:00 - 19:00 (festivi inclusi)
Mostra
  • Santoro Rubens (Mongrassano, CS 1859 - Napoli 1941) Case sull'Adige olio su tela, cm 38x57 firmato in basso a sinistra: Rubens Santoro a tergo cartilglio e timbro Gall. Mediterranea, Napoli
    Stima minima €24000
    Stima massima €35000
  • Michetti Francesco Paolo (Tocco di Casauria 1851 - Francavilla 1929) Bozzetto per " La figlia di Jorio" pastelli su carta, cm 44,5x66 firmato in basso a sinistra: F.P. Michetti; iscritto in basso a destra: bozzettoBibliografia: Gall. Vittoria Colonna, Napoli 2009 pg 34
    Stima minima €23000
    Stima massima €35000
  • Tofano Edoardo (Napoli 1838 - Roma 1920) Figura femminile olio su tela, cm 100x71,5 firmato in basso a sinistra: E.Tofano
    Stima minima €5000
    Stima massima €8000
  • Bruzzi Stefano (Piacenza 1835 - 1911) Casolare con bambina olio su cartone cm 21x14,4 firmato in basso a sinistra: Bruzzi a tergo iscritto: Opera di Stefano Bruzzi, Mario Galli
    Stima minima €2800
    Stima massima €3800
  • Signorini Telemaco (Firenze 1835 – 1901) Signora in poltrona - 1865 - olio su tela rip su cartone, cm 12x20,8 firmato e datato in basso a sinistra: T. Signorini 1865  a tergo timbro e firma Opera di Telemaco Signorini appartenente al Comm.Paolo Signorini . 

    Bibliografia: U.Ojetti, Telemaco Signorini , Gall. Pesaro-Milano 1930 tav. 13 a

     Esposizioni: Gall. Pesaro Milano, 1930 

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    Stima minima €18000
    Stima massima €25000
  • Lega Silvestro (Modigliana 1825 - Firenze 1895) La lettera olio su cartone rip. su tavola, cm 11,5x17,3 firmato in basso a destra: S. Lega a tergo: iscritto Dipinto di mio zio Silvestro Lega f.to Raul Viviani; cartiglio Gall. Guglielmi MILANO

    Provenienza: Coll. E. Cavi, Milano; Gall. Guglielmi, Milano; Coll. privata, Napoli 

    Bibliografia: Gall. Guglielmi, La Quadreria dell'Ottocento nella raccolta E. Cavi, Milano 1942 Tav. 97

    Esposizione: Milano, 1942

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    Stima minima €18000
    Stima massima €25000
  • Casciaro Giuseppe (Ortelle, LE 1863 - Napoli 1941) Veduta di Procida dal Castello Aragonese di Ischia pastelli su carta, cm 49x70 firmato e datato in basso a sinistra: G. Casciaro 8 ott. V
    Stima minima €5000
    Stima massima €6000
  • Pittore spagnolo del XIX secolo Venezia olio su tela, cm 80x120 firmato in basso a destra
    Stima minima €3800
    Stima massima €4500
  • Palizzi Filippo (Vasto, CH 1818 - Napoli 1899) Il Valico di Chiunzi olio su tela, cm 43,5x55,5 firmato e datato in basso a sinistra: Fil. Palizzi 1851 Bibliografia: L'Otttocento napoletano nelle collezioni private ,a cura di Rosario Caputo,Grimaldi Editore Napoli 1999, fig. 13 pag. 42
    Stima minima €10000
    Stima massima €13000
  • Migliaro Vincenzo (Napoli 1858 - 1938) Porta Capuana olio su tela, cm 82x56,5 firmato in basso a destra: Migliaro Bibliografia: V. Pica, Artisti contemporanei: Vincenzo Migliaro, in «Emporium», XLIII, n. 255, Bergamo 1916, p. 182. 

    Il Migliaro ritrovato 



    L’eccezionale dipinto Porta Capuana è uno dei capolavori di Vincenzo Migliaro centrale nel percorso intrapreso dall’artista che fa dell’osservazione di Napoli il nodo essenziale della propria poetica. L’indagine della città fino a giungere nelle sue viscere lo induce a una totale compenetrazione nella sua identità. È questa la produzione che caratterizza il vero Migliaro, quella della tele di San Martino, dei vicoli di Santa Lucia, delle strettole che tagliano il fitto ordito di cardini e decumani nel cuore del centro storico della città.
    Porta Capuana si inserisce in questo percorso. Il recupero di quest’opera, pubblicata da Vittorio Pica in un lucidissimo articolo di critica comparso su «Emporium» nel 1916, permette di riappropriarci del tassello centrale della conoscenza di una personalità artistica oggi frammentata in tante diverse produzioni. Migliaro è il pittore dei carnevali, delle donne languidamente accoglienti, delle immagini di una Napoli dipinta attraverso una pennellata allungata e approssimata o analizzata con accanimento fiammingo, di brani di natura intensamente luminosa e di frammenti urbani strizzati nel buio.
    La personalità di Migliaro emerge pienamente nel dipinto dedicato a Porta Capuana, che oggi riaffiora dopo una lunga assenza, occultato nelle dinamiche del collezionismo. Nell’ultimo intenso raggio di sole calante, il mercato chiassoso, che si svolge addosso e intorno alla porta di fine Quattrocento, offre all’artista l’occasione di appuntare e delineare la miriade di tipi umani che contribuiscono alla raffigurazione di un vero e proprio spaccato di vita popolare.
    Leggermente successivo rispetto alle tele del Museo di San Martino (1887-1893), l’indugiare strettamente analitico di uomini e cose, la scrittura fiamminga ad inchiostro di quei dipinti sono qui attenuati dallo studio della luce, che morbidamente diviene filtro di una nuova visione, in cui prevalgono i toni argentei dei grigi al posto dei neri.
    Su Migliaro, Pica scrisse: “Fino dalle sue prime prove, che richiamarono subito, per una loro nota nuova e tutta propria, l’attenzione dei competenti su di lui e lo fecero, diciottenne appena, vincitore di un concorso nazionale, egli si applicò a raffigurare sulla tela o sulla carta, con segno minuzioso e leggiadro e con colorazione calda e smagliante, se anche talvolta un po’ troppo bituminosa, i tipi, specie femminili, della plebe napoletana, accortamente precisati nelle attitudini caratteristiche delle persone e nelle espressioni rivelatrici dei volti e gli episodi movimentati della vita per le strade, sotto i più varii effetti di luce diurna o serotina”
     (Pica 1916, p. 183).

    Isabella Valente
    Stima minima €70000
    Stima massima €100000
    Dettaglio offerta libera
  • Scoppetta Pietro (Amalfi, SA 1863 - Napoli 1920) Musetta pastelli su carta, cm 58x45 firmato in basso a sinistra: P. Scoppetta a tergo timbro e cartiglio Galleria Mediterranea, Napoli
    Stima minima €12000
    Stima massima €15000
  • Pratella Attilio (Lugo di Romagna, RA 1856 - Napoli 1949) Pescatori olio su tela, cm 31x41 firmato in basso a destra: A. Pratella a tergo timbro Antichità Umberto Enrico, Napoli
    Stima minima €12000
    Stima massima €16000
  • Irolli Vincenzo (Napoli 1860 - 1949) Pesca miracolosa olio su tela, cm 191x291 firmato e datato in basso a sinistra: V. Irolli 1936

    Provenienza: eredi dell’artista; collezione privata, Napoli

    Bibliografia: L. Manzi, Irolli, Editrice “Rinascita Artistica”, Napoli 1955, tav. XXVIII; I. Valente, Vincenzo Irolli, in La pittura in Italia. L’Ottocento, II, Electa, Milano 1991, pp. 871-872.


    Già pubblicato da Manzi nel 1955 come di proprietà degli eredi del maestro, il dipinto a olio su tela di grandi dimensioni fu presentato alla Mostra d’Arte Sacra della Minerva a Roma nell’ottobre 1836 insieme con altre nove opere: Pesca miracolosa, La lavanda dei piedi, La guarigione del cieco nato, La Deposizione, La Comunione, Cristo alla tomba di Lazzaro, La Vergine in adorazione, La Madonna dell’aviazione, Il chierichetto in preghiera, La festa del Redentore, La festa del cieco nato. La Pesca miracolosa è uno dei capolavori di Irolli che lo discostano dal repertorio troppo spesso etichettato come banalmente commerciale, nonostante l’ottima qualità sempre riconosciutagli, rientrando in un percorso di attività legato fortemente alle tematiche religiose (la critica ricorda la sua Deposizione, acquistata dalla Sede Pontificia e destinata al Palazzo romano di San Calisto). Allievo di Toma e Maldarelli al R. Istituto di Belle Arti di Napoli, Vincenzo Irolli è stato un pittore di primo piano della scena artistica napoletana al passaggio dei due secoli, animato da una passione per l’arte che ebbe inizio innanzi al Corpus Domini di Michetti e ai Parassiti di d’Orsi alla Mostra Nazionale di Napoli del 1877. Erede di quei modi pittorici innescati dall’Impressionismo, applicò queste modalità di operare a temi di genere collegati alla tradizione partenopea che se trovarono una grande risposta sia nella critica che nell’ambito del collezionismo dell’ultimo ventennio del secolo, lo condussero, nel primo Novecento, a scontrarsi con le nuove tendenze dell’arte, nonostante continuasse ad essere applaudito ai Salons des Beaux Arts di Parigi. La sua tecnica si basava su una pennellata divisa ed evidente, sull’uso del colore spesso puro, deciso e luminoso. Ne è un esempio la Pesca miracolosa che risente degli echi di natura secessionista sia per l’impiego di una tavolozza vivace e armoniosa, dominata dalle gamme dei viola e dei blu (il noto amore dei pittori d’inizio secolo per il violetto), sia per la scelta di una pennellata a taches. Irolli fu punto di riferimento e parte di quel gruppo di pittori, non pochi, che Achille Macchia individuava come piantati saldamente sulla tradizione dell’ultimo Ottocento, “si evolvevano sobriamente e rinnovavano le arti figurative napoletane “senza renderle irriconoscibili”.


     Isabella Valente
    Stima minima €38000
    Stima massima €45000
  • Pratella Attilio (Lugo di Romagna, RA 1856 - Napoli 1949) Marina con pescatori olio su tavola, cm 39x21 firmato in basso a destra: Pratella
    Stima minima €5000
    Stima massima €8000
  • Migliaro Vincenzo (Napoli 1858 - 1938) Tramonto in costiera olio su tela, cm 74,5x115 firmato in basso a destra: Migliaro Provenienza: Coll. privata, New York; Coll. privata, Napoli
    Stima minima €20000
    Stima massima €25000
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