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ASTA N°34

lotto 277

  • Morelli Domenico (Napoli 1823 - 1901) Figura di arabo olio su tavola, cm 29,6x23,5 firmato in basso a destra: D. Morelli



    Morelli non era stato in Oriente – in quell’Oriente che per lui rappresentava un rifugio - né aveva viaggiato, come molti suoi colleghi, nell’Africa mediterranea. Eppure il repertorio di soggetti medio-orientali è molto vasto e comprende due tipi di scelte: il tema cristologico e il tema storico, che prevede anche figure di donne e di uomini arabi impegnati a svolgere diverse attività. Studiava questi soggetti sulla base delle fotografie di cui possedeva numerose raccolte. A Ernest Renan, che era stato al suo studio e aveva visto sul cavalletto il dipinto Gesù e gli apostoli sul lago di Tiberiade, rispondeva: “Non, maître, je ne connais pas l’Orient, je fais ça par sentiment!” (E. Dalbono, Domenico Morelli, in «Napoli Nobilissima», febbraio-marzo 1902, p. 38). Nelle sue stanze erano assiepati “turkish rugs”, “objects of oriental art”, “pieces of Syrian embroidery and tapestry”, come ricordava A. R. Willard sul finire del secolo (A sketch of the life and work of the painter Domenico Morelli 1895). Eppure il colore di “creta secca” degli scenari orientali, quel tono medio di ocra e di terra riscontrato dalla critica in opere eccezionali come Gli ossessi, La preghiera nel deserto, Geremia profetizza la distruzione di Gerusalemme etc., ci appare ancora incredibilmente vero. Questa piccola figura di Arabo – probabilmente un venditore di stoffe - va ad aggiungersi ai numerosi arabi conosciuti attraverso i dipinti a olio e i disegni a penna o ad acquerello, raffigurati mentre suonano il salterio o pregano, ma anche alle tante figure di donne velate che appaiono da sole o in composizioni più complesse, in una realtà verosimile di cui Morelli fu in Italia indiscusso artefice.

     Isabella Valente

Stima €8000 - €12000
Informazione asta 28/05/2011 19:00