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ASTA N. 113

lotto 107

  • Serritelli Giovanni (Napoli 1809- dopo il 1880)
    Piazza del Carmine a Napoli
    olio su tela, cm 80x60
    firmato in basso a destra: Serritelli

    Provenienza: Galleria Vittoria Colonna, Napoli;Coll. privata, Napoli
    Esposizioni: Galleria Vittoria Colonna, Napoli 2005; Vernissage de “Infinite Emozioni”, 03/12/2010, presso Voyage Pittoresque Napoli
    Bibliografia: M. Agnellini (a cura di), Ottocento Italiano. Opere e mercato di Pittori e Scultori, Milano 1995, p. 258; G. Porzio, in L’Ottocento Napoletano, Catalogo della mostra, Galleria d’Arte Vittoria Colonna a cura di R. Caputo, Napoli dicembre 2005, pp. 26-27, n.13; R. Caputo,Infinite Emozioni. La Scuola di Posillipo, Napoli 2010, p.252; C. Mazzarese Fardella Mungivera, Pittura napoletana tra Otto e Novecento, Rogiosi Ed. Napoli 2011, tav. a colori p. 276.



    Il dipinto replica con varianti significative e in dimensioni ridotte la Porta del Carmine con la veduta della chiesa e del gran campanile conservata
    presso il Palazzo Reale di Napoli, firmata e datata «Gni Serritelli / 1859», esposta dall’artista, in qualità di professore onorario, alla mostra del Reale Istituto di Belle Arti di Napoli dello stesso anno (cfr. Greco, Picone Petrusa e Valente, La pittura napoletana dell’Ottocento, Napoli 1996, p. 162). A dispetto del titolo tradizionale, in realtà la chiesa del Carmine è inquadrata non dalla omonima porta, demolita nel 1862, bensì dai due pilastri in
    bugnato del Vado, varco aperto nella cinta muraria cittadina ai tempi di Carlo di Borbone, su progetto di Giovanni Bompiede.
    Rispetto alla tela di Palazzo Reale, la versione in esame registra alcune modifiche architettoniche successivamente intervenute nell’aspetto della piazza: l’innalzamento di un livello dell’edificio contiguo alla sinistra della porta, fatiscente nel precedente dipinto; un diverso profilo della costruzione sul lato opposto, ed infine l’assenza, in primo piano sulla destra, del muricciolo semicircolare.
    Altresì notevoli, nelle vivaci ma meno focalizzate scenette che animano il Mercato, l’omissione dei gendarmi borbonici - suggerimento per una
    datazione posteriore al ’60 - come del prelato in carrozza, in favore di una più brulicante e folclorica presenza del popolino.
    Mercé di un alunnato presso il Pitloo, l’esperienza artistica del Serritelli è stata spesso ricondotta - non del tutto propriamente - alla Scuola di Posillipo, differenziandosene per un’impostazione sostanzialmente accademica, evidente in particolare nel suoi lavori di soggetto cronachistico-celebrativo.
    Infatti Giovanni Serritelli, in questa opera focalizzò la sua attenzione alla riproduzione della facciata dell’antico complesso religioso e della piazza antistante quale sede, già dal XIV secolo, del pubblico mercato, ma anche testimone di tutti quegli avvenimenti che resero il luogo uno dei simboli della città. La piazza in origine era denominata “campo del moricino” perché a ridosso delle mura grecoromane.
    Durante il regno angioino, fu autorizzata l’edificazione della chiesa di Sant’Eligio a occidente e della chiesa del Carmine a oriente. Dopo la peste del 1656, le fosse del grano, site al centro dell’area, accolsero i corpi degli appestati e il campo si riempì di croci. Dopo circa cento anni le croci scomparvero e, per evitare la profanazione dell’area, fu edificata un’altra chiesa (detta del Purgatorio). Nel 1781 un grande incendio distrusse la piazza e Ferdinando IV di Borbone affidò all’architetto di corte Francesco Securo l’incarico di riprogettarla.
    Dall’inizio della sua storia, la piazza Mercato fu lo scenario degli avvenimenti più tragici della città: la fine della dinastia sveva con la decapitazione di Corradino; l’esecuzione dei nobili congiurati assassini di Andrea d’Ungheria, primo marito della regina Giovanna I d’Angiò; la rivolta del 1647 conclusa con la morte di Masaniello nel convento del Carmine; l’esecuzione delle condanne a morte dei martiri della Repubblica partenopea nel
    1799.

Stima €16000 - €28000
Informazione asta 08/04/2017 17:00