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ASTA 140 23.11.2019 16:00 NAPOLI Visualizza le condizioni
DIPINTI DEL NOVECENTO PROVENIENTI DA UNA RACCOLTA NAPOLETANA

ESPOSIZIONE:
da sabato 16 a venerdì 22 Novembre 2019
ore 10:00 - 20:00
domenica 17 Novembre:
10:00 - 14:00 / 16:00 - 20:00
  • Gatto Saverio (Reggio Calabria 1877 - Napoli 1962)
    Testina
    bronzo h cm 19 firmato sulla base: S. Gatto
    Stima minima €600
    Stima massima €900
  • Gatto Saverio (Reggio Calabria 1877 - Napoli 1962)
    Mendicante
    bronzo h cm 47 firmato sulla base: S. Gatto
    Stima minima €1500
    Stima massima €1800
  • Girosi Franco (Napoli 1896 - 1987)
    Bagnanti
    olio su tela cm 35,5x45
    firmato e datato in basso a destra: Girosi 945

    Gli studi classici compiuti in gioventù nonché la partecipazione alla Prima Guerra Mondiale in marina segnarono profondamente tutta l’arte di Franco Girosi, la quale si sviluppò sempre secondo una forte passione per l’elemento marino ed il reperto archeologico, entrambi trasfigurati sovente in un orizzonte mitico (e più tardi propriamente metafisico, secondo l’accezione dechirichiana). Ben noto anche per la sua attività di critico, Girosi a Napoli si fece promotore di un rinnovamento artistico nel nome della tradizione locale a partire dal barocco post-caravaggesco. Il vivo interesse per il recupero delle grandi scuole pittoriche del passato trovò ovvia confluenza nell’adesione al ritorno all’ordine propugnato in particolare dalla rivista “Valori Plastici”, essendosi Girosi trasferito a Roma all’inizio degli anni ’20; in questi anni fu costante la partecipazione alle Quadriennali romane (che proseguirà per vari decenni), oltre alle Sindacali di Napoli (e quelle nazionali) ed alle Biennali veneziane. Nel decennio successivo fu invece determinante il soggiorno a Parigi, ove oltre ad aggiornarsi sulle ricerche locali coeve Girosi approfondì probabilmente la conoscenza di un grande maestro quale Cézanne (già del resto imprescindibile punto di riferimento per gli artisti di Novecento), le cui celebri e ricorrenti bagnanti non possono ignorarsi quale paragone per il soggetto della tela proposta, il quale si ritrova poi diversamente declinato in varie opere realizzate negli anni ’40 (si guardi il gruppo maschile di “Classicismo”, esposto alla Biennale del 1942), periodo cui appunto è datato questo dipinto.
    Stima minima €2000
    Stima massima €3000
  • Girosi Franco (Napoli 1896 - 1987)
    Fiori
    olio su tavola, cm 43x32
    firmato in basso a destra: Girosi a tergo cartiglio dell'artista
    Stima minima €900
    Stima massima €1300
  • Guardascione Ezechiele (Pozzuoli, NA 1875 - Napoli 1948)
    Barche a secco
    olio su tavola cm 43x45
    firmato in basso a sinistra: E. Guardascione
    Stima minima €1300
    Stima massima €1800
  • Lippi Raffaele (Napoli 1911- 1982)
    Case in costruzione
    olio su tela, cm 65x75
    firmato e datato in basso a sinistra: Lippi 950
    a tergo: timbri e cartigli Galleria Mediterranea, Napoli; cartiglio Mostra retrospettiva del pittore, Villa Pignatelli, 1984
    Stima minima €1300
    Stima massima €1600
  • Manzù Giacomo (Bergamo 1908 - 1991)
    Due personaggi
    bassorilievo in bronzo cm 26,5x26,5
    bollo su retro a destra.
    Stima minima €1000
    Stima massima €2000
  • Mercadante Biagio (Torraca, SA 1892 - 1971)
    Figura controluce
    olio su tavola cm 30,5x25
    firmato in basso a sinistra: B. Mercadante

    Bibliografia: A. Schettini, Biagio Mercadante, EDART, Napoli-Milano 1972, tav. XXIX, in b/n
    Stima minima €1300
    Stima massima €1800
  • Messina Francesco (Linguaglossa, 1900 – Milano, 1995)
    Il cavallo morente
    bronzo, h cm 37,5 con base di cm 27,5x17
    firmata sulla base: Messina
    Stima minima €2800
    Stima massima €3500
  • Notte Emilio (Ceglie Messapica, BR 1891 - Napoli 1982)
    Le Beghine
    olio su tela cm 120x117,5
    firmato, iscritto e datato in alto a sinistra: E. Notte all’amico carissimo ... Papini 1916.

    Provenienza: Gall. Nuova Bianchi d’Espinosa, Napoli; Coll. privata, Napoli

    Nell’analizzare la vastissima produzione di Emilio Notte si rimane indubbiamente colpiti dalla sua straordinaria capacità di attingere a tanti linguaggi pittorici differenti, essendosi egli mosso praticamente fra tutte le principali correnti artistiche del ventesimo secolo, italiane o internazionali che fossero, nonché dalla sua profonda cultura pittorica e non, che gli fornì appunto nel tempo un ricco campionario di soggetti cui attingere a piene mani.
    Nel ricordare Notte inoltre ci pare sempre opportuno sottolineare l’importanza che ha avuto la sua costante attività didattica, in particolar modo all’interno della Accademia di Belle Arti napoletana (di cui egli ebbe nel secondo dopoguerra finanche la direzione), poiché ivi troppo a lungo stagnò una certa maniera ancora attardata su temperie e stili tipicamente ottocenteschi, ed appunto questo mirabile artista smosse gli animi dei proprio (notevolissimi) allievi aprendo i loro occhi sul ricco panorama delle avanguardie coeve o di poco precedenti.
    Costretto a spostarsi spesso al seguito degli impegni lavorativi paterni, Notte studiò a Napoli solo nel corso del 1906 (protetto da Vincenzo Volpe ed appassionato agli insegnamenti di Michele Cammarano), trasferendosi già l’anno seguente a Firenze (divenendo allievo, fra gli altri, di Giulio Aristide Sartorio), ove tessé una fitta rete di conoscenze assai significativa per la sua attività (anche successiva): vale la pena ricordare Plinio Nomellini, Giovanni Fattori, Giovanni Papini, Ardengo Soffici, Dino Campana, Aldo Palazzeschi; nel 1912 poi, lo stesso anno del conseguimento del diploma accademico e della prima partecipazione alla Biennale di Venezia (la decima), è fondamentale la conoscenza ed il sodalizio con Lorenzo Viani, col quale il nostro condivise l’attenzione per gli strati sociali più bassi ed umili del popolo (interesse che in realtà animò un po’ tutta la ricerca di Notte, poi comunista convinto non senza difficoltà).
    Le opere della prima fase fiorentina, dunque: «talvolta frutto di uno studio dal vero dei poveri dell’ospizio di Prato, indagano tanto la miseria della condizione umana, quanto i rituali collettivi degli strati più umili della società, raffigurati in dipinti di impianto corale» (citando Rosa Monaco). A questa serie vanno ascritti capolavori quali “I poveri di Prato” (1910), “Gli idioti” (1913), “Le beghine” (sempre del ’13), ispirato quest’ultimo ad una omonima poesia di Palazzeschi e del quale l’opera proposta (dedicata all’amico Papini) costituisce una diversa declinazione.
    Stima minima €10000
    Stima massima €15000
  • Notte Emilio (Ceglie Messapica, BR 1891 - Napoli 1982)
    Le gravide - 1909
    olio su carta rip su tela cm 123x84
    firmato in basso a sinistra: E. Notte
    a tergo autentica dell'artista; timbro Gall. Nuova Bianchi d'Espinosa, Napoli

    Provenienza: Gall. Nuova Bianchi d’Espinosa, Napoli; Coll. privata, Napoli

    Bibliografia: E. Mercuri, Emilio Notte. Impegno politico e autonomia poetica, Erpice, Roma 1974, in b\nNel 1913 al teatro Verdi di Firenze Emilio Notte fece la conoscenza di Filippo Tommaso Marinetti, Umberto Boccioni e Carlo Carrà. Dunque fra le molte correnti artistiche cui Notte si accostò in vita il Futurismo non fece eccezione; tuttavia l’avvicinamento a questa specifica avanguardia fu particolarmente lento, ed il rapporto con la stessa sempre critico: la pittura di Notte infatti rimase per lo più su basi geometriche e costruttiviste, virando solo per breve tempo (fra il 1918 e l’anno successivo) verso un dinamismo pieno (ne è esempio lampante il manifesto redatto nel 1917 a quattro mani con Lucio Venna, “Fondamento lineare geometrico”, contrario all’astrattismo nell’arte); inoltre Notte restò sempre un antibellicista, e sono notevolissime in proposito le sue opere di questo periodo in cui i soldati al fronte sono ritratti in chiave chiaramente antieroica; non mancarono infine alcune personali riflessioni su tela sul tema della civiltà della macchina, cui sotto un certo punto di vista può considerarsi contrapposta la produzione di soggetto più schiettamente popolare, quella civiltà povera ma certamente più autentica che il progresso si prefissava di superare.
    Stima minima €4500
    Stima massima €7500
  • Notte Emilio (Ceglie Messapica, BR 1891 - Napoli 1982)
    Figure
    olio su cartone cm 98x59
    firmato e datato in alto a sinistra: E. Notte 1921

    Il rapporto col Futurismo terminò ufficialmente (ma continuò, sotteso, ancora a lungo) agli inizi del terzo decennio del ventesimo secolo, allorché Notte aderì invece al ritorno all’ordine promosso dal Novecento di Margherita Sarfatti (conosciuta già qualche anno prima), movimento che per la sua arte significò rifarsi alla grande tradizione rinascimentale sia veneziana che toscana, tornando in sostanza allo spirito che aveva animato le opere del suo primo periodo fiorentino: si vedano in proposito “La vecchia mendicante” (riportato anche come “Vecchia con ragazzo”) del 1920, oppure il grande capolavoro “La cieca cantastorie” dell’anno successivo.
    La tavola qui proposta costituisce in effetti la rielaborazione in un’opera nuova di un tema già presente nel capolavoro appena succitato, secondo un uso non infrequente all’interno della produzione del suo autore.

    Stima minima €3500
    Stima massima €5500
  • Notte Emilio (Ceglie Messapica, BR 1891 - Napoli 1982)
    In piazza
    olio su tela cm 50,5x60,5
    firmato in basso a sinistra: E. Notte
    a tergo firmato, datato e iscritto"Questo quadro è stato dipinto a Milano, in Via Arena, all'incirca fra il 1919 e 1920.
    Emilio Notte Napoli, 4 Dicembre 1972"; timbro e cartiglio Galleria Mediterranea, Napoli
    Stima minima €1600
    Stima massima €2800
  • Notte Emilio (Ceglie Messapica, BR 1891 - Napoli 1982)
    Figure in un paese
    olio su tavola cm 54x75
    firmato e datato in basso a destra: E.Notte 64
    a tergo cartiglio Società Promotrice Salvator Rosa, Napoli; timbri e cartiglio Gall. Mediterranea, Napoli
    Stima minima €1200
    Stima massima €1800
  • Scognamiglio Roberto (Napoli 1883 - 1964)
    Controluce
    olio su su cartone cm 48x35
    firmato e datato in basso a destra: R. Scognamiglio 1928
    Stima minima €1000
    Stima massima €1500
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