Notte Emilio (Ceglie Messapica, BR 1891 - Napoli 1982) Figure olio su cartone cm 98x59firmato e datato in alto a sinistra: E. Notte 1921Il rapporto col Futurismo terminò ufficialmente (ma continuò, sotteso, ancora a lungo) agli inizi del terzodecennio del ventesimo secolo, allorché Notte aderì invece al ritorno all’ordine promosso dal Novecentodi Margherita Sarfatti (conosciuta già qualche anno prima), movimento che per la sua arte significò rifarsialla grande tradizione rinascimentale sia veneziana che toscana, tornando in sostanza allo spirito cheaveva animato le opere del suo primo periodo fiorentino: si vedano in proposito “La vecchia mendicante”(riportato anche come “Vecchia con ragazzo”) del 1920, oppure il grande capolavoro “La cieca cantastorie”dell’anno successivo.La tavola qui proposta costituisce in effetti la rielaborazione in un’opera nuova di un tema già presente nelcapolavoro appena succitato, secondo un uso non infrequente all’interno della produzione del suo autore.