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ASTA N. 113 08.04.2017 17:00 NAPOLI Visualizza le condizioni
- DIPINTI DEL NOVECENTO

CATALOGO NOVECENTO lotto 1 a 60

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08/04/2017 17.00
ASTA N. 114

- IMPORTANTI DIPINTI DEL XIX SECOLO

CATALOGO XIX SECOLO
lotto 61 a 116

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ESPOSIZIONE: da sabato 1 a venerdì 7 Aprile 2017
dalle 10:00 alle 19:00
domenica 2: 10:00-14:00 / 16:00-20:00
  • Caputo Ulisse (Salerno 1872 - Parigi 1948)
    Interno della chiesa di Saint-Germain-l 'Auxerrois-Parigi
    olio su tavola, cm 32x41
    firmato in basso a destra: U. Caputo

    Provenienza: Coll. privata, Milano
    Esposizioni: Salerno, Palazzo S. Agostino 6 dic. 1997- 6 gen. 1998
    Bibliografia: Un "Italiano di Parigi". Ulisse Caputo. Salerno 1872 - Parigi 1948 a cura di M.Picone Petrusa Ed. De Luca Salerno 1997, tav 18 pag 74-75

    Pubblicata in precedenza senza una precisa identificazione ma ascritta comunque al soggiorno bretone del Caputo, un’attenta lettura dell’iscrizione (di mano dello stesso artista) sul retro dell’opera parrebbe far coincidere l’ambiente rappresentato con l’interno della chiesa parigina di Saint- Germain-l’Auxerrois, ipotesi avvalorata dalla posizione dell’edificio (proprio di fronte alla facciata est del Louvre) nonché dal fatto che già allora vi erano sepolti molti artisti: accettando quest’idea bisognerebbe allora retrodatare l’opera di alcuni anni, facendola risalire al primo periodo trascorso dall’autore nella capitale francese. Se ancora non sono presenti i forti contrasti cromatici tipici della produzione più tarda del Caputo aspetto che pare confermare la datazione proposta) è pur vero che essi sono in nuce nell’opposizione tra la vivacità delle vetrate gotiche e la severa austerità della navata interna.
    Stima minima €2500
    Stima massima €4500
  • Casciaro Giuseppe (Ortelle, LE 1863 - Napoli 1941) Lavandaie pastelli su carta, cm 35,5x48 firmato e datato in basso a sinistra: G. Casciaro 21 Giugno '95
    a tergo timbro Giuseppe Casciaro Napoli; cartiglio Esp. primaverile della società artistica, Amburgo 1899

    Provenienza: Mallett Antiques, Londra; Mark Murray Fine paintings, New York; coll. privata, Napoli
    Esposizioni: Esp. Primaverile della Società Artistica Amburgo 1899
    Bibliografia: E. Giannelli, Artisti Napoletani Viventi, Napoli 1916 pag 121 (cit)
    Stima minima €2500
    Stima massima €4500
  • Casciaro Giuseppe (Ortelle, LE 1861 - Napoli 1941) Chiesetta ai Camaldoli pastelli su carta, cm 35,5 x51 firmato e iscritto in basso a sinistra: G.Casciaro Napoli
    Stima minima €3500
    Stima massima €4500
  • Brancaccio Carlo (Napoli 1861 - 1920) Strada di Parigi olio su tela, cm 32,5x23 firmato in basso a sinistra: C. Brancaccio
    Stima minima €2000
    Stima massima €3500
  • Caprile Vincenzo (Napoli 1856 - 1936) Popolana olio su tavola, cm 19,5x12,5 firmato in basso a destra: V. Caprile a tergo cartiglio Sotheby's
    Stima minima €1800
    Stima massima €2800
  • Caprile Vincenzo (Napoli 1856 - 1936) La moglie del pescatore olio su tela, cm 60x50 firmato in basso a sinistra: V. Caprile
    Stima minima €5000
    Stima massima €8000
  • Ragione Raffaele (Napoli 1851 - 1925)
    Al Parc Monceau olio su tela rip. su cartone, cm 34x44 firmato in basso a destra: R. Ragione
    a tergo timbro Coll. privata Silvestri, Napoli

    Provenienza: Coll. Silvestri, Napoli; Gall. Mediterranea, Napoli; coll. privata, Napoli

    L’ambiente (probabilmente il parigino Parc Monceau tanto caro al Ragione) è totalmente rarefatto nel puro colorismo dei toni grigio-verdi (con poche note celesti che farebbero intuire un rivo sottile), e tale scelta certamente non casuale rafforza lo stato di sospensione in cui si trovano i soggetti della scena, in particolare la donna al centro (una mamma od una balia, non ci è dato saperlo) la quale, assorta nella lettura, appare invece presa da chi sa quali pensieri (per noi del tutto enigmatici), prigioniera forse della sue memorie.
    Stima minima €3400
    Stima massima €4800
  • Ragione Raffaele (Napoli 1851 - 1925)
    I tre amici
    olio su cartone, cm 26x19,5
    firmato in basso a destra: R. Ragione

    I soggetti infantili tanto cari a Ragione (forse nostalgico della sua figlia naturale Ida, dalla quale fu prematuramente separato) sono spesso sorprendentemente ritratti in un meditativo silenzio, come se nonostante la prossimità nello spazio della rappresentazione essi fossero in realtà irrimediabilmente staccati gli uni dagli altri. Questa statica atmosfera è in genere cromaticamente sottolineata da toni scuri, solitamente grigi e/o
    verdi, occasionalmente vivacizzati da pennellate più chiare e talvolta bianche.
    Stima minima €3000
    Stima massima €4000
  • Ragione Raffaele (Napoli 1851 - 1925)
    Le scolarette
    olio su tavola, cm 23x39
    firmato in basso a destra: R. Ragione

    Provenienza: Coll. privata, Napoli
    Esposizioni: Napoli, 2006
    Bibliografia: Blindarte, Catalogo asta Napoli 11/05/2006, lotto n.270; G.L. Marini, Il valore dei dipinti dell’Ottocento e del primo Novecento, ed. XXIV, Torino 2006-2007, p. 731; P.L. DiGiacomo – D. Di Giacomo, Raffaele Ragione (1851-1925) impressionista napoletano, Ianieri Ed. Pescara 2007, tav. CIII pag. 155.

    La tavolozza grigio-terrea di Ragione è qui ravvivata dai più allegri toni di rosa e celeste (pure ben presenti nella produzione dell’autore) ed
    infine dalle molteplici pennellate bianche, che talvolta quasi cancellano la materia pittorica sottostante. Al chiarore cromatico non corrisponde
    tuttavia la temperie festosa che ci si aspetterebbe tipicamente da fanciulli tra i banchi di scuola: gli infanti infatti risultano spazialmente vicini ma
    intrinsecamente lontani gli uni dagli altri, isolati, tutti assorti nelle rispettive occupazioni e fra i propri pensieri, con lo sguardo rigorosamente basso.
    Stima minima €12000
    Stima massima €16000
  • Mancini Antonio (Roma 1852 - 1930) Golfo di Napoli olio su tavola, cm 22x15 firmato in basso a sinistra: A. Mancini

    Bibliografia: Pittura italiana dell'800 nella collezione del barone Morra di Palermo, a cura di A. Schettini, A. Dragone e M. Borgiotti, Ed. Arnaud, Firenze, 1955, pag. 44, tav. 79; Catalogo asta dipinti della raccolta del barone Morra di Palermo, Finarte, Roma, asta del 25.5.1988, lotto319, pag. 47. D. Di Giacomo, Antonio Mancini: la luce e il colore, Ianieri Editore, Pescara, 2015, tav. XLVI , p. 92
    Stima minima €7500
    Stima massima €9500
  • Mancini Antonio (Roma 1852 - 1930) Ritratto del Conte Albert Cahen d'Anvers olio su cartone, cm 28,4x20,3 firmato in basso a destra: A. Mancini

    Provenienza: Hôtel Des Ventes Mosan Belgio 2010; Coll privata, Roma; coll. privata, Napoli
    Stima minima €10000
    Stima massima €15000
  • Issupoff Alessio (Viatka, Russia 1889 - Roma 1957)
    I primi palpiti
    olio su tela, cm 80x60
    firmato in basso a destra: Alessio Issupoff

    Provenienza: Gall. d'arte Nuova Bianchi d'Espinosa, Napoli; coll. privata, Napoli
    Esposizioni: Napoli, 1990
    Bibliografia Cat. vendita all'asta Nuova Bianchi d'Espinosa, 24/11/1990-1/12/1990, Napoli in b/n
    Stima minima €15000
    Stima massima €30000
  • Issupoff Alessio (Viatka, Russia 1889 - Roma 1957) La modella in posa olio su tela, cm 60,5x50,5 firmato in basso a destra: Alessio Issupoff
    Stima minima €4500
    Stima massima €8500
  • Petruolo Salvatore (Catanzaro 1857 - Napoli 1946) Vita costiera olio su tela, cm 38x57,5 firmato e datato in basso a sinistra. S.Petruolo 1885
    a tergo cartiglio Gall. Il Prisma, Cuneo
    Provenienza: Gall. Il Prisma, Cuneo; Arte antica Falanga, Napoli; coll. privata, Napoli
    Stima minima €3500
    Stima massima €4500
  • Migliaro Vincenzo (Napoli 1858 - 1938) Piazza Mercato olio su tela, cm 25x35 firmato in basso a destra: Migliaro

    Provenienza: Coll. privata, Ischia; Coll. privata,Napoli
    Esposizioni: Napoli, Galleria Vittoria Colonna, 1992
    Bibliografia:G.L. Marini, Il valore dei dipinti dell’Ottocento e del primo Novecento, ed. XIII,Torino 1995-96, p. 381; R. Caputo, Vincenzo Migliaro, Napoli 2001, tav.28

    Come sapientemente scritto da Raffaello Causa, «Chi vuoI vedere una Napoli vera, riprodotta con occhio schietto ed impietoso, così come non seppero mai farlo tutti gli altri che la dipinsero, cantarono o descrissero tra il 1830 e il 1930, ebbene ricorra alla pittura di Migliaro, il“reportage” più diretto, spregiudicato e graffiante [ ... ] uno dei risultati più autentici dell’arte nostra al termine della sua grande parabola, Migliaro del quale ogni volta più mi stupisce il ripudio istintivo d’ogni luogo comune sulla “napoletanità”, quel suo imprevedibile estro che gli permette di uscir fuori dalle strettoie del repertorio abituale per ricercare certe sue “strettoie” assolutamente prosastiche, ntituristiche, conturbanti e misteriose, in una Napoli affatto disinteressata alle sirene ed ai ruderi archeologici e indifferente al labile giuoco della conclamata bellezza “cielo e mare”»
    (Cfr. R. Causa, Salvacondotto per Migliaro, in “N’ferta napoletana”, Napoli 1968, p. 80)
    Di una Napoli minore, ma caratteristica, Migliaro fu l’interprete più costante, autentico ed affettuoso. Una vera e propria passione, la sua, per la città.
    Questa volta Migliaro, con la sua opera, ci porta a soffermare lo sguardo a Piazza Mercato, dove in primo piano c’è quello che rimane di una delle due
    fontane con obelischi di piperno che Francesco Sicuro sistemò nel 1788 nell’antico slargo angioino “per terminazione della piazza e per comodità di
    abbeverare gli animali” (Cit. Celano-Chiarini, vol. IV, p. 198). Le fontane, di eguale disegno, sono formate da una piramide sopra un alto basamento
    ornato di festoni e ghirlande. Quattro mascheroni ai lati e quattro sfingi alla base completano l’architettura. La prospettiva è invece quella che, avendo alle spalle la chiesa di Santa Maria del Carmine, guarda la trecentesca chiesa di S. Eligio, protettore degli orefici, con la sua possente struttura gotica, l’arco e il famoso orologio. Migliaro però ama fornirci la testimonianza del caotico inserimento di baracche, tendoni e del brulicante passeggio che da sempre ha caratterizzato l’aspetto di questo spiazzo, indifferente alle più drammatiche vicende storiche della città a cui fece da palcoscenico, come la decapitazione di Corradino di Svevia, l’insurrezione nel 1647 del pescivendolo Masaniello e il martirio dei patrioti della breve Repubblica napoletana del 1799.
    Stima minima €12000
    Stima massima €18000
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