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ASTA 141 23.11.2019 19:00 NAPOLI Visualizza le condizioni

IMPORTANTI DIPINTI DEL XIX SECOLO PROVENIENTI DA PRESTIGIOSE RACCOLTE PRIVATE

ESPOSIZIONE:
da sabato 16 a venerdì 22 Novembre 2019
ore 10:00 - 20:00
domenica 17 Novembre:
10:00 - 14:00 / 16:00 - 20:00
  • Gigante Ercole (Napoli 1815 - 1860)
    Paesaggio
    acquerello su carta cm 12,5x18,5
    firmato in basso al centro e a destra: Gigante
    Stima minima €1200
    Stima massima €1600
  • Gigante Giacinto (Napoli 1806 - 1876)
    Villa a Gaeta
    acquerello su carta, cm 35x50
    firmato e datato in basso a sinistra: Gia Gigante 1842

    Provenienza: Galleria d’arte Bianchi d’Espinosa, Napoli; Coll. privata, Napoli

    Bibliografia: Ottocento. Catalogo dell’Arte italiana dell’Ottocento n.42, Metamorfosi Editore Milano 2013, a colori, p. 71
    Stima minima €7000
    Stima massima €13000
  • Palizzi Nicola (Vasto - CH 1820 - Napoli 1870)
    Il Tempio di Apollo al lago d'Averno
    olio su tela, cm 28,5x18,5
    firmato e datato in basso a sinistra: N. Palizzi 1852

    Provenienza: Coll. privata, Napoli

    Bibliografia: R. Caputo, La Pittura napoletana del II Ottocento, Di Mauro Editore, Sorrento (NA) 2017, p.45.

    L’anno prima di aver realizzato questa piccola composizione, Nicola dipinge il Terremoto di Melfi (Vasto, Museo Civico) aderendo a criteri più squisitamente di informazione, quasi al livello di un giornalismo di attualità, attingendo e perseguendo quel genere di soluzioni in cui si mostra attento a fornire una sorta di cronaca, obiettiva e distaccata. In questa avanzata fase del progressivo maturarsi della sua personalità osserviamo come Nicola, in una sorta di sdoppiamento della personalità, contemporaneamente affronti, da una parte, ampie composizioni a prevalente tema paesaggistico più gradito in quell’epoca negli ambienti napoletani e dall’altra, approfondisce i termini di un suo più personalizzato linguaggio in quei spontanei dipinti di piccole dimensioni realizzati all’aria aperta durante i soggiorni a Cava, a Sorrento o nei dintorni di Napoli. Infatti in questa gita a Il Tempio di Apollo al lago d’Averno, seppur la scena è composta secondo i canoni posillipisti, già nel modo di inserire i personaggi, si avverte, da parte dell’artista, un fare più libero da quei caratteri ricorrenti per la committenza mondana e cortigiana, elaborati da un Capobianchi o da un Fergola.
    Stima minima €2500
    Stima massima €4500
  • Carelli Gonsalvo (Napoli 1818 - 1900)
    Napoli dall'alto
    olio su tela, cm 50x65
    firmato e iscritto in basso a destra: Gonsalvo Carelli Napoli
    Stima minima €4000
    Stima massima €7000
  • Duclere Teodoro (Napoli 1815 - 1869)
    Paesaggio con frate
    acquerello su carta, cm 35x26,5
    firmato e datato in basso a sinistra: Duclere Th. 1864
    Stima minima €3500
    Stima massima €4500
  • Fergola Salvatore (Napoli 1799 - 1874)
    Locomotiva a Castellammare
    olio su tela, cm 30x40,5 siglato in basso a destra: S.F.
    a tergo cartiglio Galleria Mediterranea, Napoli
    Stima minima €8000
    Stima massima €12000
  • Linton William (Inghilterra, 1791-1876)
    Il Convento dei Cappuccini ad Amalfi
    olio su tavola, cm 24x34,5
    a tergo cartigli Agnew's Gallery, Londra

    Provenienza: Agnew's UK; Coll. privata, UK; Phillips, UK; Agnew's UK; Coll. privata, USA; Coll. privata, Italia
    Stima minima €4000
    Stima massima €5000
  • Duclere Teodoro (Napoli 1815 - 1869)
    La riviera di Chiaia
    olio su carta rip. su cartone, cm 19x27
    a tergo iscritto: La Riviera di Chiaia

    Provenienza: Rafael Valls Limited Old Master Painting, London

    Carlo Teodoro Duclère nacque a Napoli probabilmente nel 1812, in una famiglia piccolo borghese ben inserita nella colonia francese cittadina (il padre, doganiere, era appunto giunto inizialmente in città con le milizie napoleoniche). Mostrando un precoce interesse per l’arte, il nostro prese a frequentare privatamente lo studio di Anton Sminck van Pitloo, seguendo poi quest’ultimo anche al Real Istituto di Belle Arti allorché egli ricevette la cattedra di Pittura del paesaggio nel 1824. Il sodalizio col proprio maestro (del quale in seguito sposò addirittura la figlia) in realtà fu ben più importante per il Duclère, poiché gli permise l’ingresso nel gruppo dei pittori della Scuola di Posillipo, di cui il nostro fu tra i principali rappresentanti.
    Le opere di Duclère non appaiono di frequente sul mercato, ove vengono spesso erroneamente attribuite agli altri posillipisti (non essendoci adeguata testimonianza dell’intero operato dell’autore). Questa proposta è un delizioso scorcio del quartiere natio del pittore, Chiaia, e più precisamente di una porzione della Riviera, stretta fra palazzi signorili a destra ed il parco urbano (non ancora Villa comunale) a sinistra; quest’ultimo fu realizzato da Carlo Vanvitelli per ordine del re Ferdinando IV sul finire del diciottesimo secolo, mentre agli inizi dell’Ottocento venne ampliato ed in alcune parti ridisegnato secondo il volere di Giuseppe Bonaparte.
    Stima minima €8000
    Stima massima €12000
  • Pitloo Antonio Sminck (Arnhem 1790 - Napoli 1837)
    Il Ponte di Cava
    olio su carta rip. su cartone, cm 14,7x21,6 I
    l dipinto in originale è stato esaminato dalla Prof.ssa Isabella Valente, che ne ha confermato l’attribuzione.
    Stima minima €4000
    Stima massima €6000
  • Carelli Gonsalvo (Napoli 1818 - 1900)
    Paesaggio con viandanti
    olio su tavola, cm 33,5x45,5
    firmato in basso a destra: C.Carelli
    a tergo iscritto e datato Consalvo Carelli 1848

    Provenienza: Gall. Nuova Bianchi d'Espinosa, Napoli; Lempertz , Colonia; coll. privata, Napoli
    Stima minima €6000
    Stima massima €8000
  • Gemito Vincenzo (Napoli 1852 - 1929)
    Adolescente
    matita su carta, cm 29x24
    firmato e datato in basso a sinistra: V. Gemito 1925
    Stima minima €1500
    Stima massima €2500
  • Gemito Vincenzo (Napoli 1852 - 1929)
    Testa di donna
    matita su carta, cm 38,5x28
    firmato e datato a destra: V. Gemito 1915

    Provenienza: Coll. G. Finazzi, Bergamo; coll. privata, Milano

    Bibliografia: Coll. Giovanni Finazzi, Istitutot Italiano d'Arti Grafiche- Bergamo 1942 pag. 161
    Stima minima €1000
    Stima massima €2000
  • Gemito Vincenzo (Napoli 1852 - 1929)
    Profilo femminile
    matita su carta, cm 35,5x25
    firmato e datato in basso al centro: V. Gemito 1914
    Stima minima €1500
    Stima massima €2500
  • Irolli Vincenzo (Napoli 1860 - 1949)
    In preghiera
    olio su tela, cm 87x58,5
    firmato in basso a destra: V. Irolli

    Se non mancarono opere dal soggetto più o meno religioso in entrambi gli artisti assurti a modelli di Vincenzo Irolli, ovvero Domenico Morelli ed Antonio Mancini (si veda del primo tutta l’ultima fase produttiva, fortemente misticheggiante, mentre il secondo, magari meno pio, non mancò comunque di ritrarre cose e persone di chiesa, quali i capolavori che sono il “Prevetariello”, il “Ciociarello con la statuina del Sacro Cuore”, “Il voto”), non bisogna allora meravigliarsi del fatto che il nostro tornò più volte nel corso della propria carriera sul tema, culminando nella grande Mostra d’Arte Sacra nella Sala della Minerva di Napoli del 1936, ove presentò ben dieci dipinti (“Pesca miracolosa”, “La lavanda dei piedi”, “La guarigione del cieco nato”, “La Deposizione”, “La Comunione”, “Cristo alla tomba di Lazzaro”, “La Vergine in adorazione”, “La Madonna dell’aviazione”, “Il chierichetto in preghiera”, “La festa del Redentore”, “La festa del Cieco nato”).
    L’opera proposta pure rientra in qualche modo nel suddetto filone, seppur si debba in questo caso parlare non di un soggetto strettamente sacro ma di una sorta di religiosità che permea l’intera tela divenendo sottintesa protagonista della rappresentazione. L’ambiente in cui si svolge la scena pare comunque essere strettamente religioso, poiché i fiori sbozzati in alto a destra (rose probabilmente, legate al culto mariano) e soprattutto la sedia in basso, che tutti noi abbiamo prima o poi osservato far le veci di inginocchiatoio nelle piccole chiesette di paese, lasciano appunto intuire un luogo di culto. Le due figure femminili, certamente madre e figlia (forse un secondo rimando alla Madonna, genitrice per eccellenza) si ricollegano invece alla pittura di affetti che pure impegnò spesso Irolli (facendogli riscuotere un certo successo), impregnandosi in questo caso tuttavia di un forte patetismo che s’oppone alla più ridente e popolaresca schiettezza di altri suoi lavori. La larga pennellata a macchie di colore lascerebbe infine intendere l’appartenenza dell’opera ad una fase matura o tarda della produzione dell’autore.
    Stima minima €4500
    Stima massima €7500
  • Ragione Raffaele (Napoli 1851 - 1925)
    Conversazione al Parc Monceau
    olio su tela rip. su cartone, cm 22x37,5
    firmato in basso a sinistra: R. Ragione
    Stima minima €2000
    Stima massima €3000
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