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RICERCA:
  • De Stefano Armando (Napoli 1926 - 2021) Ritratto con natura morta olio tavola cm 40x50 firmato in alto a sinistra A. De Stefano
    Base asta €400
    Stima minima €1000
    Stima massima €1500
  • De Stefano Armando ( Napoli 1926) Il mercato dei miti olio su tela cm 80x60 firmatpo in alto a destra: A. De Stefano
    Stima minima €4000
    Stima massima €5000
  • Cattaneo Carlo (Alassio, SV 1930 - Roma 2009) Ragazze e cane tecnica mista su carta, cm 49x69 firmato e datato in alto a sinistra: Cattaneo 82 Provenienza: Galleria Apogeo, Napoli
    Stima minima €400
    Stima massima €600
  • Canino Vincenzo (Napoli 1892 - 1978) Cortile rustico olio su tela riportato su cartone, cm 33x44 firmato in basso a destra: V.zo Canino
    Stima minima €2000
    Stima massima €2400
  • Bresciani Antonio (Napoli 1902 - 1998) Ritratto di ragazza olio su cartone, cm 30,9x23,7 firmato in basso a sinistra: Bresciani
    Stima minima €500
    Stima massima €800
  • Crisconio Luigi (Napoli 1893 - Portici, NA 1946) Luigino olio su tavola, cm 60x45 firmato in basso a sinistra: L. Crisconio
    Stima minima €4500
    Stima massima €6500
  • Buono Leon Giuseppe (Pozzuoli, NA 1887 - 1975) Mattino a Patria olio su masonite, cm 30x24 firmato in basso a destra: L. G. Buono
    Stima minima €700
    Stima massima €1000
  • Placido Errico (Napoli 1909 - 1983) Barche olio su tavola, cm 50x65 firmato e datato in basso a destra: Errico Placido 1950
    Stima minima €500
    Stima massima €800
  • Galante Francesco (Margherita di Savoia, FG 1884 - Napoli 1972) Figura femminile olio su tela, cm 60x43,5 firmato in basso a sinistra: F. Galante
    Stima minima €1300
    Stima massima €1800
  • Galante Francesco (Margherita di Savoia, FG 1884 - Napoli 1972) Lavoro all'uncinetto olio su tela, cm 46x35,5 firmato in basso a sinistra: F. Galante
    Stima minima €1300
    Stima massima €1600
  • Notte Emilio (Ceglie Messapica, BR 1891 - Napoli 1982) Uomo con cane pennarelli su carta, cm 47x31,5 firmato in basso a destra: E. Notte iscritto in alto: Mi sono scoccato
    Stima minima €500
    Stima massima €1000
    Dettaglio offerta libera
  • Notte Emilio (Ceglie Messapica, BR 1891 - Napoli 1982) Fedeltà litografia, cm 70x50 firmata in basso a destra: E. Notte iscritto in basso a sinistra: P. A.
    Stima minima €500
    Stima massima €1000
  • Notte Emilio (Ceglie Messapica, BR 1891 - Napoli 1982) Giocoliere olio su tavola, cm 70x60 firmato e datato in basso a destra: E. Notte 1971
    Base asta €500
    Stima minima €1500
    Stima massima €2500
  • Volpe Vincenzo (Grottaminarda, AV 1855 - Napoli 1929)
    Concertino
    olio su tela cm 93,5x77.5
    firmato, datato e iscritto in basso a destra: V. Volpe Napoli 1888

    Provenienza: Coll. E. Catalano Napoli

    Enrico Somaré ci pare sintetizzò negli anni ’40 con grande arguzia il percorso artistico di Vincenzo Volpe: «ebbe per suo metro la misura, per suo criterio l’ordine, per suo strumento il mestiere e lo studio».
    In un periodo infatti di grande fermento culturale, quello a cavallo fra i secoli diciannovesimo e ventesimo, tanto più a Napoli ove si scontravano la grande tradizione artistica ottocentesca ed i sentimenti filo-secessionisti delle nuove generazioni, Vincenzo Volpe seppe portare avanti una pittura meditata e composta, senza gli eccessi di tanti suoi contemporanei, nonché parsimoniosa, basata su di una esigua tavolozza cromatica in cui abbondarono i neutri bianco, nero, grigio («la chiave della sua sensibilità pittorica», scrisse Schettini). Il nostro inoltre garantì al Real Istituto di Belle Arti, di cui fu a lungo direttore, un transito senza eccessivi traumi attraverso questa tumultuosa fase, improntando i suoi insegnamenti a quelli ricevuti a sua volta da Domenico Morelli quando gli fu allievo a partire dal 1867, vinto il parere contrario della propria famiglia.
    Sebbene appunto di scuola morelliana, Volpe s’avvicinò già nelle sue prime prove artistiche al verismo aneddotico certamente più vicino alla poetica di Filippo Palizzi, e tal genere pittorico rimase il principale all’interno della sua produzione (con varie concessioni tuttavia la paesaggio), considerato anche il successo che esso tipicamente aveva al tempo presso gli amatori d’arte locali ed internazionali, in cerca di una piacevole pittura di affetti.
    L’opera proposta si colloca all’interno di questo filone, indagando più in particolare un momento più intimo di un uomo di chiesa, vero e proprio sottogenere di cui Volpe diede più prove (sin dal dipinto “Un prete”, esposto alla Universale parigina del 1878), fino a dedicarsi all’arte sacra vera e propria sul finire della propria carriera. La tavolozza è sì «limitata a una terra verde, a un rosso di Pozzuoli, a una terra bruciata, a un’ocra gialla» (Schettini), eppure il risultato è tutt’altro che scarno, e la luce domina tutta la scena. Il volto occhialuto e decrepito del monaco ricorda fortemente la vecchia protagonista di “Suor Colomba” e “Dottrina cristiana”, entrambi dipinti del 1884 (il primo fu esposto alla Promotrice napoletana di quello stesso anno mentre il secondo fu inviato alla Promotrice di Genova, ed apparve quest’ultimo anche a quella di Torino del 1885 ed a quella di Napoli del 1887, nonché è oggi di proprietà della Provincia).
    Stima minima €5000
    Stima massima €8000
  • Volpe Vincenzo (Grottaminarda, AV 1855 - Napoli 1929) Ingiusta penitenza olio su tela, cm 100x72 firmato, datato e iscritto in basso a destra: V.Volpe 1894 Napoli
    Stima minima €4000
    Stima massima €7000
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