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ASTA N. 93

lotto 158

  • Recco Giuseppe e Gessi Francesco
    (1634 – 1695)(1588 – 1649)
    Natura morta con figura maschile
    olio su tela, cm 120x165

    Provenienza: già Coll. Vittorio Carità, Napoli; Coll. privata, Napoli

    Il dipinto è corredato da una scheda critica del Professor Ferdinando Bologna, datata 5 Ottobre 1968 in cui lo stesso sottolinea che l’ opera è di altissima qualità pittorica tanto nella figura che ha una notevole eleganza formale ed una buona vivacità luministica, quanto nelle parti di natura morta che raggiungono un grado di lucidezza e vitalità naturalistica, al livello della maggior tradizione discesa da Caravaggio, e toccano un momento di particolarissima felicità rappresentativa nella certezza ottica e speculare dei loro riflessi nell’acqua , che vanno annoverati fra le più sorprendenti invenzioni che sia dato trovare nella natura morta del secolo XVII.

    La tela , prodotto caratteristico della scuola napoletana alla metà del seicento, è il risultato della collaborazione di due distinte mani di pittori come non è infrequente constatare nelle opere di quel tempo: l ’una, che eseguì le mezze figure e , con ogni probabilità il paesaggio; l’altra, che eseguì le nature morte vere e proprie, le parti con l’acqua e i riflessi.

    Il primo è con certezza il pittore bolognese, due volte presente a Napoli ,Francesco Gessi ( 1588- 1649), lo dimostra il confronto con due opere sicure del maestro: il giovine della prima tela non è che una variante della figura del Battista nella “Predica del Battista” del Gessi , che fu esposta alla mostra ”Maestri della pittura del Seicento emiliano ” ; la fanciulla del secondo trova riscontro esatto, tanto nell’ordine fisionomico, quanto in quello del lume e della caratteristica fattura dei panni, nella Maddalena della tela della Cattedrale di Fabriano, pur essa certa del Gessi.

    L’appartenenza a Giuseppe Recco (1634-1695) della tela oltre che per la sigla G.R. (che certamente antica ed autografa), può essere provata in più modi, infatti la collaborazione del giovane Recco col Gessi è provata anche da altre opere principalmente da un’ importante tela della Lasson Gallery di Londra , dove accanto alle immagini di una donna e di un bambino , tipiche del Gessi, figurano rami tipici di Giuseppe Recco; ma il riscontro decisivo per fattura, repertorio e qualità si ha nel confronto con due tele raffiguranti Nature Morte presenti in una collezione romana firmate una G.R. , l’altra Giuseppe pisquillo, cioè pivello, esordiente , databili per altro con inaspettata esattezza intorno al 1649.

    La tela è quindi opera di collaborazione di F. Gessi e G. Recco intorno al 1649 e costituisce una testimonianza importante per la ricostruzione dell’attività giovanile del Recco, infatti la qualità d’arte e l’intensità naturalistica che le caratterizza non solo illuminano risolutivamente il problema della formazione di G. Recco mostrandolo in rapporto con la pittura italiana del XVII secolo ma fanno gran luce sulla storia della natura morta napoletana .

Stima €60000 - €80000
Informazione asta 13/06/2015 18:00