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ASTA N. 130

lotto 122

  • Esposito Gaetano (Salerno 1858 - Sala Consilina, SA 1911)
    Figura di donna
    olio su tela, cm 51,5x35 firmato in basso a sinistra: G. Esposito

    Bibliografia: Alfredo Schettini, La pittura napoletana dell'ottocento, Ed. E.D.A.R.T. Napoli 1967, vol. II, p. 397 a colori; illustrazione sul lato del cofanetto dell’opera “Enciclopedia della canzone napoletana”, Ettore De Mura, Ed. Il Torchio,Napoli 1968-1969

    Della breve attività pittorica di Gaetano Esposito (la cui vita fu tanto tormentata da condurlo al suicidio) ci rimangono per lo più vedute marine (poiché il tumulto dei flutti ben s’adattava a quello dell’animo suo), scene di genere tese fra verismo (rappresentando per lo più contadini delle zone natie dell’autore) ed un certo intimismo lirico, ed infine ritratti, genere quest’ultimo di cui il nostro fu abile maestro.
    Formatosi sotto gli insegnamenti di Filippo Palizzi e Domenico Morelli, fu più dal secondo di essi che Esposito assorbì la passione per lo studio del grande passato artistico partenopeo e più specificamente del Seicento napoletano, che finì per influenzare radicalmente lo stile e le scelte compositive dell’artista; questo interesse lo avvicinò inoltre ad alcuni suoi contemporanei che ne condividevano l’approccio, e fra questi va soprattutto ricordato Antonio Mancini, cui Esposito fu legato da profonda stima ed amicizia per tutta la sua (pur breve, come s’è detto) vita.
    Se l’opera proposta appartiene come è evidente al suddetto filone ritrattistico di cui Esposito fu illustre rappresentante, il suo aspetto più sintetico e quasi bozzettistico dà l’occasione di sottolineare un’altra caratteristica della produzione del suo autore, e cioè appunto l’aspetto del “non finito”: già Esposito infatti ci viene descritto dalle testimonianze quale assai intransigente verso i propri dipinti, di cui mai fu soddisfatto; a questo si aggiunse l’impossibilità di lavorare stabilmente in un proprio studio (non avendone uno fisso), con il risultato che l’artista lasciò effettivamente varie tele e tavole non completamente definite (per lo più negli atelier di chi occasionalmente l’ospitava, cioè Attilio Pratella e Giuseppe Casciaro, come racconta Alfredo Schettini). Non è da escludersi insomma che anche questo profilo femminile avesse un destino di completezza mai poi concretamente realizzatosi.

Stima €4000 - €7000
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N° offerte 4
Informazione asta 31/05/2018 19:00