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ASTA N. 130

lotto 130

  • Toma Gioacchino (Galatina, LE 1836 - Napoli 1891) Gentildonna in salotto
    olio su tela, cm 30x18,5
    firmato e datato in basso a sinistra: G. Toma 1862

    Provenienza: Coll. privata, Napoli

    Gioacchino Toma, rimasto prestissimo orfano
    di padre e di madre, trascurato e vessato dai
    parenti, crebbe solo, selvatico, senza maestri,
    senza amore, maturando nell’anima un’ideale
    tenerezza. Raccolto nell’Ospizio dei poveri di
    Giovinazzo, ne fuggì dopo avere percosso un compagno
    che l’offendeva. Riparando presso i parenti a
    Galatina, lo attendevano delusioni più tristi.
    Fuggito anche di lì, fece il servo a Napoli
    presso un vecchio pittore, patì i soprusi d’un
    imbrattatele che intendeva sfruttarlo, e si trovò nuovamente in strada. Arrestato nel 1857 con la falsa accusa di cospirazione, la prigione lo inasprì contro gli oppressori e gli fece sentire più forte l’amore per la libertà. In seguito Gioacchino Toma fu inviato al domicilio coatto a Piedimonte d’Alife,
    in provincia di Caserta. In quel luogo, grazie
    anche alle numerose richieste, dipinse una serie
    di ritratti della società alifana, benvoluto sia
    dalle famiglie Caso e Dal Giudice, avversi ai
    Borbone, che dai Gaetani di Laurenzana, vicini
    ai regnanti. Grazie proprio all’aiuto del duca di
    Laurenzana, Toma riuscì a tornare a Napoli nel 1859 e qui, iscrittosi al Real Istituto di Belle Arti sotto Giuseppe Mancinelli, esordirà alla Mostra borbonica di quell’anno presentando Erminia che scrive il nome di Tancredi sull’albero. La sua attività di ritrattista, seppur non considerevole, non si limitò al periodo alifano, quando si dedicò
    principalmente a ritrarre personalità del luogo
    in modo austero e raffinato, ma continuò verso
    la fine della carriera quando, forse spinto da
    sentimenti personali, raffigurò i familiari più
    stretti. Il quadro Gentildonna in salotto è datato
    1862 ed è di pochi anni successivo al quadro di
    Domenico Morelli La barca della vita eseguito
    nel 1859 e verso il quale, il Toma rende un
    doveroso omaggio replicandolo sulle pareti alle
    spalle della gentildonna.

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Informazione asta 31/05/2018 19:00