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ASTA N. 130

lotto 132

  • Candido Salvatore (attivo 1823-1869)
    Via Caracciolo
    olio su tela, cm 31,5x43
    firmato e datato in basso a sinistra: Candido 1844
    a tergo timbro Coll. Giuseppe Guerriero

    Assente in ogni possibile documentazione del tempo nonché in ogni più tarda compilazione storico-biografica sugli artisti di scuola napoletana dell’Ottocento, Salvatore Candido costituisce tuttora un mistero per gli studi di settore, potendosi al massimo e solo ipoteticamente (secondo Renato Ruotolo) collegare alla personalità di Francesco Saverio Candido, attestato ritrattista che operò alla corte di Ferdinando IV e Maria Carolina d’Austria sul finire del Settecento.
    Questo autore può dunque definirsi solo attraverso le proprie opere, comunque poco diffuse e disperse fra varie collezioni private. In proposito di queste è stata comunque felicemente sottolineata la vicinanza ad elementi tanto della tipica gouache napoletana, in particolare alla maniera del tedesco Jakob Philipp Hackert, che della romanticheggiante Scuola di Posillipo, tanto che in un primo momento si è anche avanzata l’ipotesi che ci si trovasse di fronte ad uno pseudonimo per Giacinto Gigante o magari Salvatore Fergola, possibilità ormai definitivamente accantonata (Mauro di Mauro giustamente non riesce a riscontrare in Candido gli elementi fondanti della pennellata del Gigante).
    L’alone singolarmente enigmatico che circonda l’artista e le sue rare opere rafforza pertanto l’interesse collezionistico che negli ultimi anni sta sviluppandosi avidamente nei loro confronti.

Stima €8000 - €12000
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N° offerte 3
Informazione asta 31/05/2018 19:00