Costantini Giuseppe (Nola, NA 1844 - San Paolo Belsito, NA 1894) Il cavalluccio olio su tela, cm 21,5x27 firmato e datato in basso a destra: G. Costantini 1878Inizialmente orientato alla pittura di stampo morelliano (che intendeva cioè rappresentate composizioni d’invenzione secondo i canoni del realismo), Giuseppe Costantini virò presto, probabilmente per l’influenza su di lui esercitata dalle opere dei fratelli Domenico e Gerolamo Induno (spesso presente alle mostre Promotrici di Napoli), verso un verismo di stampo fortemente intimista; pur nella scelta cioè di rappresentare di “ultimi” e la loro esistenza in miseria egli preferì selezionarne gli spaccati di vita più lieti, talvolta giocosi, in qualche modo consolanti: ecco allora le riunione intorno al piccolo focolare domestico, gli scherzi agli anziani, le più varie attività infantili.Lo stile pittorico, rispettando i dittami della pittura di genere del tempo, segue una virtuosistica meticolosità nel riportare anche nelle più piccole composizioni i dettagli più infinitesimali, riprendendo un agire che tradizionalmente era ed è tutt’oggi accostabile all’Arte fiamminga, di cui il Costantini adotta anche l’impianto luministico nella caratteristica scelta di rappresentare interni generalmente bui squarciati da singole fonti luminose, come la finestra dell’opera proposta.