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ASTA 141

lotto 81

  • Dalbono Edoardo (Napoli 1841 - 1915)
    Figura sul sofà
    olio su tela, cm 40x27
    firmato in basso a sinistra: E. Dalbono

    Nato in una benestante famiglia di letterati, Edoardo Dalbono ricevette una vasta educazione fin dalla più tenera età, innanzitutto dal padre Carlo Tito, critico e poeta estemporaneo (che pure presentò poi il figlio ai di lui futuri maestri Giuseppe Mancinelli e Nicola Palizzi). Proprio nelle illustrazioni da affiancare ai componimenti paterni, culminanti in seguito in una più ampia opera sulle tradizioni partenopee, Edoardo diede iniziale prova del suo innato talento artistico. Il gusto per il costume popolare finì poi in effetti per accompagnare l’autore per tutta la sua successiva produzione (ricordata tuttavia principalmente per i paesaggi oscillanti fra novella lezione palizziana e sentimento onirico del tardo posillipismo), specialmente a seguito dell’evoluzione cromatica che Dalbono sviluppò nel corso della sua esperienza col gruppo della Scuola di Resina; l’appartenenza alla Repubblica di Portici (come fu solito chiamarla Domenico Morelli) fu inoltre per il nostro ancora più significativa se si considera il fatto che proprio Giuseppe De Nittis presentò Edoardo ad Adolphe Goupil, il celebre mercante francese che addirittura volle tenere l’artista sotto contratto d’esclusiva per ben nove anni: le figure del popolo tipicamente dalboniane finirono dunque con ogni probabilità per moltiplicarsi, poiché è noto quanto il collezionismo internazionale amasse e ricercasse piacevoli scenette di genere dal sapore folkloristico.
    L’opera proposta seguì appunto con ogni probabilità l’esperienza di Dalbono a Resina ed il suo contatto col mercato d’Oltralpe, se qui l’impianto disegnativo dell’autore (maturato come s’è detto con la sua attività di illustratore ed in seguito di grafico) va smaterializzandosi in veloci pennellate lineari e piccole macchie di colore, secondo un fare ora vagamente impressionista che tradisce la conoscenza degli esiti pittorici coevi francesi diretta o per lo meno mediata dagli artisti porticesi, senza contare l’influenza che su Dalbono ebbe pure modo di esercitare Mariano Fortuny i Marsal, raffinato pittore spagnolo presente appunto a Portici nel 1874.

Stima €2500 - €4500
Informazione asta 23/11/2019 19:00