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  • Scoppetta Pietro (Amalfi, SA 1863 - Napoli 1920)
    Vita di paese
    olio su tela cm 45x28
    firmato in alto a destra: P Scoppetta

    Pietro Scoppetta è tipicamente associato ad una ricca produzione di rapidi schizzi e disegni (è noto infatti che egli fu un eccellente illustratore), oppure agli sfavillanti o fumosi scorci della Parigi della belle époque e della Londra industrializzata (e più tardi, sul finire del diciannovesimo secolo, della Napoli rinnovata dal Risanamento), oppure ancora ad intimi ed eleganti ritratti femminili.
    Spesso ci si dimentica insomma della prima produzione dell’artista, ben salda alle radici di quest’ultimo fra i vari paesi della Costiera amalfitana. Nato appunto proprio ad Amalfi, fin dai primissimi anni Ottanta del diciannovesimo secolo il giovane Pietro s’abituò a muovere alla volta di Maiori per imparare l’arte della pittura (dopo brevi e fallimentari studi di architettura) prima presso lo studio di Gaetano Capone (al tempo frequentato anche da Raffaele D’Amato), poi da Giacomo di Chirico, il quale pur lucano di origini era solito trascorrere lunghi periodi sulla costa campana. Già diffusasi al tempo la pittura di macchia di matrice tipicamente toscana, ma appunto ben presente a Napoli e dintorni per via dei frequenti scambi fra gli artisti delle due città (si ricordi per fare un esempio il pensionato partenopeo di Adriano Cecioni), Scoppetta la fece propria con pennellate ancora più brevi, in sintonia con la rapidità d’esecuzione che caratterizzò poi un po’ tutta la sua produzione; per i soggetti invece, come si può intuire da quanto detto finora, il nostro si focalizzò per lo più su paesaggi e scenette di genere ripresi dai luoghi della sua giovinezza. L’opera in asta insomma va indubbiamente collocata all’interno di questa fase della poetica dell’artista; da essa inoltre si evince un dialogo che certo l’autore intrattenne con vari suoi contemporanei: innanzitutto conterranei quali Della Mura (nipote del resto di Capone), Paolillo e Ferrigno, Volpe e Caprile, ma anche d’altra provenienza, se soprattutto si tengono presenti alcuni dipinti dell’abruzzese Francesco Paolo Michetti.

Stima €13000 - €18000
Informazione asta 10/12/2020 17:00