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ASTA 16.04.2016 17:00 NAPOLI Visualizza le condizioni
ASTA N. 99

- IMPORTANTI SCULTURE DA PRESEPE DEL XVIII E XIX SECOLO, PROVENIENTI DA UNA RACCOLTA PRIVATA.

SCHEDE ED ATTRIBUZIONI A CURA DELLA DOTTORESSA MARISA PICCOLI CATELLO

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ASTA N.100

- DIPINTI ANTICHI E DEL XIX SECOLO PROVENIENTI DA PRESTIGIOSE RACCOLTE PRIVATE.

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Esposizione:
da sabato 9 a venerdì 15 Aprile 2016
10:00 - 19:00
domenica 10: 10:00-14:00 / 16:00-20:00

CHIUSURA PRE-ASTA sabato 16 ore 14.00
  • Gallì Edoardo (Napoli 1854 - 1920 ?)
    Canzone araba
    olio su tela cm 26,5x39
    firmato, datato e iscritto in alto a destra: E. Galli Napoli 1892
    Nel 1892 Gallì fu presente a Genova con il dipinto “Canzone araba”. (Dizionario illustrato dei pittori, Comanducci, pag. 1352)
    Stima minima €1500
    Stima massima €3500
  • Ragione Raffaele (Napoli 1851 - 1925)
    Ragazza in bianco
    olio su tela, cm 40x27,7
    firmato in basso a destra: R. Ragione
    a tergo cartiglio e timbro Gall. Mediterranea, Napoli

    Provenienza: Coll. privata, Palermo; Gall. Mediterranea, Napoli; Coll. privata, Chieti

    Bibliografia: P. Ricci, Raffaele Ragione, Ed. Scientifiche Italiane, Na 1972 tav. 15; D. Di Giacomo, P. L. Di Giacomo, Raffaele Ragione impressionista napoletano, Ianieri Ed. Pescara, 2007 pag. 67, tav. XV.
    Stima minima €5000
    Stima massima €8000
  • Pratella Attilio (Lugo di Romagna, RA 1856 - Napoli 1949)
    Via Caracciolo
    olio su tavola, cm 22,5x34,5
    firmato in basso a sinistra: A. Pratella
    Stima minima €4000
    Stima massima €7000
  • Palizzi Giuseppe (Lanciano, CH 1812 - Passy 1888) Mucche
    olio su tavola, cm 27x38
    firmato e iscritto in basso a sinistra: Palizzi ...
    Stima minima €2500
    Stima massima €4500
  • Cosenza Giuseppe (Luzzi, CS 1846 - New York 1922) Canale
    olio su tela cm 42,7x33,7
    firmato in basso al centro: G.Cosenza


    Orfano di entrambi i genitori in tenera età, Giuseppe Cosenza fu affidato ai nonni paterni i quali lo avviarono, come era uso, ad un apprendistato da artigiano; furono tuttavia i contatti stretti con il clero locale a permettergli l’esecuzione delle sue prime opere sotto committenza così che, coadiuvato poi da un pensionato concessogli dalla Provincia cosentina,il giovane artista guadagnò denaro sufficiente per l’iscrizione all’ Istituto di Belle Arti di Napoli, città in cui il Cosenza aveva in realtà già soggiornato pochi anni prima per un breve periodo di studi in pittura sotto la guida del celebre Vincenzo Marinelli.
    Seppure da studente Cosenza ebbe modo di apprendere e seguire (con ottimi risultati, stando alla numerosa lista di premi conseguiti) le teorie artistiche sia di Morelli che di Palizzi, il suo spirito anticonformista e la complicità con
    l’amico di una vita, Francesco Paolo Michetti, lo condussero presto ad un avvicinamento prima ed a un lungo sodalizio
    poi con il gruppo di Portici. Ivi Cosenza ebbe modo di conoscere i due artisti che forse più di tutti influenzarono la sua
    produzione: da un lato lo spagnolo Mariano Fortuny, dal quale il nostro prese a prestito la resa preziosistica del colore
    e la luminosità diffusa e tersa, dall’altro Edoardo Dalbono, al quale Cosenza s’avvicina evidentemente nella scelta degli svariati e caratteristici soggetti marinareschi.
    A quest’ultima produzione appartiene la tela proposta (di certo antecedente alla seconda metà degli anni Ottanta,quando Cosenza si trasferirà a New York trasformando radicalmente la propria pittura da realista a simbolista e decadente), seppure non sono né la tradizionale costa partenopea né quella caprese ad esser rappresentate ma una
    più insolita e rara veduta non ben identificabile geograficamente; invariato è l’intento commerciarle, che rispondeva alle incessanti richieste di paesaggi tipici italiani da parte dei collezionisti internazionali (tramite il grande mercante
    Goupil), invariato quello compositivo, che seguendo i dittami del genere della “canzone sul mare” mirava alla rappresentazione sinestetica dei colori, dei suoni e finanche dei profumi caratteristici (grazie ad una maestria davvero virtuosistica nel riportare anche i più piccoli dettagli percepiti dall’artista) del placido ma pittoresco canale che occupa il centro della composizione, non senza una visione che si fa vagamente romantica pur nel suo ancorarsi saldamente alla raffigurazione del vero.
    Stima minima €5500
    Stima massima €8500
  • Leto Antonino (Monreale, PA 1844 - Capri, NA 1913) Strada
    olio su tavola, cm 34,5x23
    firmato in alto a destra: A. Leto
    Stima minima €6500
    Stima massima €9500
  • Lovatti Augusto (Roma 1852 - Capri 1921)
    Paesaggio con figure
    olio su tela, cm 80x50
    firmato e iscritto in basso a sinistra: A. Lovatti Capri
    Provenienza: Coll. privata, Capri
    Stima minima €8500
    Stima massima €12500
  • Petruolo Salvatore (Catanzaro 1857 - Napoli 1942) Venezia
    olio su tavola, cm 30x23
    firmato e datato in basso a sinistra: S. Petruolo 88
    Stima minima €6000
    Stima massima €8000
  • Costantini Giuseppe (Nola, NA 1844 - San Paolo Bel Sito, NA 1894)
    Interno rustico
    olio su tavola, cm 20x15
    firmato e datato in basso a destra: G. Costantini 1881
    a tergo cartiglio Galleria L'Ottocento, Napoli

    Provenienza: Gall. L'Ottocento, Napoli; Coll. privata, Napoli Esposizioni: Gall. L'Ottocento, Napoli 1988

    Bibliografia: OTTOCENTO, Catalogo dell'arte Italiana Ottocento e Primo Novecento,Ed. Metamorfosi Milano 2014, pag. 283
    Stima minima €6000
    Stima massima €9000
  • Unterberger Franz Richard (Innsbruck 1838 - Neuilly-sur-Seine 1902)

    a)Paesaggio al tramonto olio su tavola cm 23,5x35 siglato in basso a sinistra: F. U.

    b) Torre del Greco olio su tavola cm 23,5x35 siglato in basso a destra: F. U.
    Stima minima €5500
    Stima massima €8500
  • Ragione Raffaele (Napoli 1851 - 1925)
    Amore materno
    olio su tela, cm 46x38
    firmato in basso a sinistra:R. Ragione

    Provenienza: Coll. privata, Napoli

    Bibliografia: Ottocento Catalogo dell’Arte Italiana. Ottocento – Primo Novecento n.42, Milano 2013, tav. a col. pag.90


    Raffaele Ragione visse il suo momento d’artista con discrezione. Sono poche le notizie sulla sua carriera così come quelle sulle vicende artistiche a lui riferibili, siano esse napoletane che relative al periodo parigino. Ragione esordì alla «Salvator Rosa» del ’73. Quattro anni dopo, si presentò riportando un discreto successo, all’Esposizione Nazionale di Napoli. I compagni che lui sentì più vicino furono Gemito e Mancini, con i quali condivideva i temi dell’indagine sociale e più in particolare, la ricerca di quella minuta folla che frequentava la Villa Comunale. Lì poteva raccogliere
    le immagini a lui più care. Poco più che trentenne inizia a convivere con Aurora, una donna del popolo. Da questa unione non legale nasce Ida, che diventerà uno dei tormenti più grandi nella vita di Ragione. L’assillo di non poter provvedere ai bisogni materiali della bimba, le continue richieste di denaro da parte di Aurora, che lo accusa di cattiva
    conduzione familiare, i rimbrotti dei parenti della convivente che lo irritano e lo prostrano a tal punto da mandarlo in depressione, sono motivi di un lungo ricovero presso una casa di cura. Dopo essere stato dimesso, il suo vecchio amico e pigmalione, il puteolano Vincenzo D’Alicandro, gli consigliò di lasciare Napoli, sull’esempio di Brancaccio e
    Scoppetta, e di cercar fortuna in Francia. Ragione, seppur sconfortato nell’animo, dovette convenire che questa era l’unica strada da seguire e partì alla volta di Parigi, da dove sviluppò la sua più nota vicenda artistica. Sia il Manzi che il Ricci si sono posti il quesito della maturità artistica raggiunta a Napoli da Ragione, prima dell’esperienza francese.
    Ambedue crederono che l’artista fosse giunto a Parigi con un consolidato bagaglio pittorico e che nella capitale abbia sviluppato una tecnica per lo più già maturata a Napoli. Secondo loro, lo sgretolamento del colore e l’ispessimento
    della pittura del Ragione “parigino”, erano già presenti in alcune opere del primo periodo napoletano, che va dal 1885 al 1902, che seppur maggiormente descrittive rimangono ancorate, come nel caso dell’opera Mammina, al tema di una dolce (e forse perduta) sentimentalità familiare espressa in un’ambientazione di genere ed un colorismo che, pur ricavati dalla matrice morelliana, proprio per la sua “disunità”, risulta essere il prodotto di quella pittura sfaldata nel colore, a cui Manzi e Ricci si riferivano.
    Stima minima €10000
    Stima massima €16000
  • Marinelli Vincenzo (S. Martino D'Agri, PZ 1819 - Napoli 1892)
    Tre uomini
    olio su tela, cm 33,5x27,5
    firmato in basso a sinistra: V. Marinelli

    Provenienza: Eredi dell'artista; coll.privata,Napoli

    Esposizione: Potenza- Pinacoteca Provinciale 28 marzo - 2 giugno 2015 Bibliografia I. Valente, Vincenzo Marinelli e gli artisti lucani del suo tempo, Calice ed. Rioneroin Vulture, PZ 2015, pag. 72
    Stima minima €3000
    Stima massima €5000
  • Brancaccio Carlo (Napoli 1861 - 1920)
    La fontana del Pendino
    olio su tavola, cm 26,5x37
    firmato e iscritto in basso a destra: C. Brancaccio Napoli

    Provenienza: Karl & Faber, Monaco; Coll. Privata, Napoli
    Bibliografia: Catalogo dell'Arte Italiana Ottocento-primo Novecento n° 42, Metamorfosi Editore, Milano 2013, p.179
    Stima minima €6000
    Stima massima €8000
  • Casciaro Giuseppe (Ortelle, LE 1863 - Napoli 1941) Forio d'Ischia
    olio su tela, cm 23x55
    firmato e datato in basso a sinistra: G. Casciaro 29 agosto 1912

    Esposizioni: Circolo della Stampa, Milano 1994

    Bibliografia: Immagini e Miti, Nuova Bianchi d' Espinosa , nov. 1994 pag. 34
    Stima minima €2200
    Stima massima €3500
  • Ragione Raffaele (Napoli 1851 - 1925)
    Boulevard à Paris
    olio su tela, cm 27x41
    firmato in basso a sinistra: R. Ragione
    Stima minima €4000
    Stima massima €7500
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