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ASTA 26.05.2016 19:00 NAPOLI Visualizza le condizioni
ASTA N.101


- 50 OPERE DEL NOVECENTO NAPOLETANO

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26/05/2016 19.00

ASTA N.102

- DIPINTI DEL XIX E XX SECOLO PROVENIENTI DALLA COLLEZIONE DEL POETA E SCRITTORE LIBERO BOVIO

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26/05/2016 19.00


ASTA N.103

- DIPINTI DEL XIX E XX SECOLO PROVENIENTI DA COLLEZIONI PRIVATE

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Esposizione:

da Venerdì 20 a giovedì 26 Maggio 2016
10:00 - 19:00
domenica 22: 10:00-14:00 / 16:00-20:00
giovedì 26: 10: 00-14:00
  • Lotto  91
    Mancini Francesco detto Lord (Napoli 1830 - 1905) Contadini alle messi olio su tela, cm 94x150 firmato e datato in basso a destra: F. Mancini 68 a tergo timbro Gall. Edmondo Sacerdoti, Milano;cartiglio Gall. Bianchi d'Espinosa & Rossato

    Provenienza: Gall. Sacerdoti, Milano; Gall. Bianchi d'Espinosa & Rossato ; coll. privata, Napoli

    Esposizioni:Galleria d'arte Bianchi d'Espinosa & Rossato ,Napoli 1972 Bibliografia:Cat. Galleria d'arte Bianchi d'Espinosa & Rossato, Napoli 1972, tav. 22 n° cat 66

    Se la ricca produzione che gli valse il celebre soprannome di Lord fu tutta incentrata sugli svaghi dell’alta società inglese (che assiduamente frequentava), con qualche eccezione squisitamente folclorica (e comunque fortemente influenzata dai modi di artisti locali quali Leitch e Stanfield) solo per soddisfare le richieste degli amici collezionisti londinesi, il primo repertorio di Francesco Mancini andò oscillando fra il vedutismo ancora fortemente romantico di Gabriele Smargiassi (suo mentore negli anni di formazione al Real Istituto di Belle Arti di Napoli durante il quinto decennio dell’Ottocento), pur arricchito di frequenti studi dal vero nel corso di più viaggi per tutto il Meridione italiano, ed il nuovo naturalismo di Filippo Palizzi, lo studio del quale il nostro frequentò a partire dal 1858, conoscendo così anche l’Altamura, il Morelli, il Tedesco ed in generale tutto il gruppo degli artisti calabresi (cui Francesco si sentì affine anche per afflato risorgimentale).
    Eccellente riprova di questa duplice tendenza costituisce la grande opera proposta: lo scenario deve far pensare ad una attenta riproduzione dal vero, mostrando inoltre i segni evidenti della sempre maggiore sensibilità atmosferica e luministica che il Mancini andò via via maturando verso le svariate e molteplici condizioni del tempo e delle stagioni, laddove i suoi personaggi, in tipici ma stranamente lindi abiti popolari, tradiscono una certa trasfigurazione del mondo contadino ed i suoi lavori in senso lirico e sognante, più vicino al ricercato souvenir per gli ultimi viaggiatori del Grand Tour che alla difficile realtà sociale vissuta al tempo dai ceti più bassi del Sud Italia.
    Stima minima €7500
    Stima massima €12500
  • Lotto  92
    Rossano Federico (Napoli 1835 - 1912) Bosco olio su tavola, cm 20,7x14,5 firmato in basso a destra: Rossano a tergo iscritto: opera del maestro Federico Rossanorepubblica di Portici 1877 Roberto Conte
    Stima minima €700
    Stima massima €1200
  • Lotto  93
    Dalbono Edoardo attr. ( Napoli 1841 - 1915) Figura femminile olio su tela, cm 21x17,5 a tergo firmato E. Dalbono
    Stima minima €450
    Stima massima €750
  • Lotto  94
    Casciaro Giuseppe (Ortelle, LE 1863 - Napoli 1941) Vaso con fiori pastelli su carta, cm 44x52 firmato e datato in basso a destra: G. Casciaro 10 aprile XIII a tergo: timbro Giuseppe Casciaro,Napoli; cartiglio Galleria Bianchi d'Espinosa & Rossato, Napoli

    Esposizioni: Napoli 1972 Bibliografia : cat. Galleria Bianchi d'Espinosa & Rossato, febbraio 1972, n° cat. 103 ill. 12
    Stima minima €1400
    Stima massima €2800
  • Lotto  95
    Mancini Antonio (Albano Laziale 1852 - Roma 1930 ) La spagnola olio su tela cm 140x70 firmato,iscritto e datato in alto a destra: A.Mancini Frascati 914

    Nell’anno di esecuzione di questa tela Antonio Mancini era – lui stesso tiene a farcelo sapere – a Frascati. S’era già verificato dunque l’abbandono praticamente definitivo dell’adottiva Napoli (l’artista vi tornò solo nel ’23) a seguito di una nuova crisi psichica (non è chiaro per quale traumatica motivazione), già avvenuta era pure l’improvvisa e scioccante separazione dal padre Paolo, unico sostegno del pittore nei suoi momenti più bui; ancora nelle difficoltà economiche dovute al recente trasferimento a Roma, predato da meschini affaristi pronti a privarlo per pochi spicci dei capolavori presenti nel suo studio, il Mancini trovò rinnovata protezione in Peppino Giosi, raffinato mercante locale, il quale – si può dirlo senza errore – rivoluzionò la vita dell’artista, curandone non solo gli affari ma anche la vita sociale (ridotti furono, in realtà, i rapporti con gli avventori per non sollecitare la delicata personalità del pittore). Ecco nuovamente allora la sospirata serenità per Antonio, ecco il soggiorno di Frascati durante il quale, lo raccontò pare Giuseppe Casciaro, all’autore mancò terribilmente proprio l’amico Giosi, primo pensiero al ritorno a Roma.
    Anche stilisticamente parlando siamo dunque lontani dal (primo) periodo napoletano, dai guappetielli, dagli ultimi, dalla miseria, ora che le figure umane, meticolosamente riportate sulle tele grazie all’uso di un caratteristico doppio reticolato che resta (come nel caso proposto) molto spesso visibile al di sotto della superficie pittorica dei quadri romani, si fanno più ricche, voluminose, pesanti, e paiono quasi fuoriuscire dallo spazio della rappresentazione ed invadere quello dell’osservatore grazie a pennellate fortemente materiche, quasi schizzi distribuiti direttamente dal tubetto di pittura, alternativa tutta caratteristica del Mancini alle più tradizionali mezze tinte per la resa dei chiaroscuri, che risultano così assai più realistici; ad animare ulteriormente la composizione l’autore pure prese ad inserire nel medium frammenti d’altri materiali, tutti comunque fortemente riflettenti (qui capita rinvenire qualche pezzetto metallico, ad esempio), per inondare di nuova e concreta luce le sue ultime, meravigliose opere.
    Stima minima €25000
    Stima massima €35000
  • Lotto  96
    Gemito Vincenzo (Napoli 1852 - 1929) Matilde che legge tecnica mista su carta, cm 15,5x11 firmato in basso a destra: V. Gemito
    Stima minima €1000
    Stima massima €2000
  • Lotto  97
    Netti Francesco (Santeramo in Colle 1832 -1894) Marinaretto olio su tela, cm 46,5x37 firmato in basso a destra: F. Netti
    Stima minima €1500
    Stima massima €2500
  • Lotto  98
    Lojacono Francesco (Palermo 1838 - 1915) Paesaggio costiero siciliano olio su tela cm 24,5x60,5 firmato in basso a destra: F. Lojacono
    Stima minima €6000
    Stima massima €9000
  • Lotto  99
    Costantini Giuseppe (Nola, NA 1844 - San Paolo Belsito, NA 1894) Mosca cieca olio su tavola, cm 21x34 firmato e datato in basso a destra: G. Costantini 90
    Stima minima €3500
    Stima massima €6500
  • Lotto  100
    Torcia Francesco Saverio (Napoli 1840 - 1891) Marina con barche olio su tela, cm 64x105 accenni di firma in basso a destra
    Stima minima €3400
    Stima massima €4500
  • Lotto  101
    NO LOT
    Stima minima €1600
    Stima massima €2800
  • Lotto  102
    Pratella Attilio ( Lugo -RA 1856 - Napoli 1949) Via Foria tempera su carta cm 10,5x13 firmato in basso a destra: A. Partella

    Bibliografia: A. Schettini, Attilio Pratella Morano Editore1954 Napolitav. XXXVIII
    Stima minima €1300
    Stima massima €2800
  • Lotto  103
    Migliaro Vincenzo (Napoli 1858 - 1939) Un profilo olio su tela, cm 62x48 firmato in basso a destra: Migliaro a tergo: vecchio cartiglio Galleria Pesaro, Milano

    Provenienza: Galleria Pesaro, Milano; Coll. privata, Venezia; Coll. privata, Napoli Esposizioni: Milano 1927

    Bibliografia: Mostra di Vincenzo Gemito, Vincenzo Caprile, Vincenzo Migliaro, Galleria Pesaro,Bestetti e Tumminelli, Ed. Milano 1927, n° ord. 4
    Stima minima €8000
    Stima massima €13000
  • Lotto  104
    Ragione Raffaele (Napoli 1851 - 1925) Al Parc Monceau olio su tela rip. su cartone, cm 28x35 firmato in basso a destra: R. Ragione
    Stima minima €4000
    Stima massima €6000
  • Lotto  105
    Diodati Francesco Paolo (Campobasso 1864 - Napoli 1940) L'attesa olio su tavola, cm 33x20 firmato e datato in basso a destra: Diodati 1885
    Stima minima €2500
    Stima massima €4500
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