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  • Postiglione Salvatore (Napoli 1861 - 1906)
    Buoi
    olio su tela, cm 64,5x76,5
    firmato in basso a destra: Sal. Postiglione

    Vantando già vari artisti nella propria famiglia (Raffaele, Luigi, Luca), Salvatore Postiglione si avvicinò ben presto alla pittura, formandosi nell’Accademia di Belle Arti di Napoli sotto il Lista, il Morelli, il Palizzi, cioè durante il pieno rinnovamento della temperie culturale ed artistica partenopea in chiave realista; delle due tendenze poi sviluppatesi in seno a questa radicale novità, quella appunto morelliana da un lato e palizziana dall’altro, il nostro seguì inizialmente la prima, appassionandosi alle tematiche del romanticismo storico, per poi abbandonarla in favore della seconda, e cioè di una più rigorosa aderenza a quel che gli si presentava alla vista.
    L’opera proposta appartiene senza dubbio a questa seconda fase di produzione, rappresentando infatti senza alcuna intromissione sentimentale da parte dell’artista un contesto naturale; la rappresentazione degli animali, assurti a pari dignità dei soggetti umani, proprio a partire da Filippo Palizzi ebbe ampia diffusione, talvolta non scevra di qualche virtuosismo nella resa delle anatomie e del vello ferino.
    L’adesione di Salvatore Postiglione ai suddetti principii nella rappresentazione del reale lo avvicinarono inoltre ad artisti conterranei quali Alceste Campriani (membro della Scuola di Resina) e Vincenzo Migliaro, coi quali collaborò alla decorazione del Caffè Gambrinus e della Camera di Commercio di Napoli.
    Stima minima €2500
    Stima massima €3500
  • Petruolo Salvatore (Catanzaro 1857 - Napoli 1942)
    Autoritratto
    olio su tela, cm 28x21,5
    firmato e datato in alto a sinistra: S. Petruolo 1881
    a tergo cartiglio Galleria Forti, Napoli
    Stima minima €800
    Stima massima €1400
  • Vertunni Achille (Napoli 1826 - Roma 1897)
    Campagna
    olio su tavola, cm 22,5x34,5
    firmato in basso a destra: Vertunni
    Stima minima €1200
    Stima massima €1600
  • Petruolo Salvatore (Catanzaro 1857 - Napoli 1942)
    Terrazza
    olio su tela rip. su cartone, cm 29x25
    firmato in basso a destra: S. Petruolo
    Stima minima €1000
    Stima massima €1500
  • Patini Teofilo (Castel di Sangro, AQ 1840 - Napoli 1906)
    Ritratto di bimba
    olio su tela, cm 51,5x41,5
    firmato in alto a destra: T. Patini
    Bibliografia: C. Savastano, Teofilo Patini e la sua gente, Leaodro Ugo Japadre Ed., L'Aquila 1982, pag. 128 tav. XVI 1 a colori
    Stima minima €3000
    Stima massima €3800
  • Cammarano Michele (Napoli 1835 - 1920)
    Terrazza
    olio su tela, cm 47x37
    firmato in basso a sinistra: M. Cammarano
    Stima minima €2000
    Stima massima €3000
  • Esposito Gaetano (Salerno 1858 - Sala Consilina, SA 1911)
    Ritratto maschile
    gessetto su carta, cm 49,5x32
    firmato in basso a destra: G. Esposito
    Stima minima €1300
    Stima massima €1800
  • Michetti Francesco Paolo (Tocco di Casauria 1851 - Francavilla 1929)
    Figura femminile
    pastello a cera su carta, cm 60x43
    firmato in basso a destra: Michetti datato in alto a sinistra: 20 Agosto 1899
    Stima minima €2400
    Stima massima €3200
  • Migliaro Vincenzo (Napoli 1858 - 1938)
    Scorcio di Napoli
    olio su tavola, cm 35x25
    firmato a lato a sinistra: Migliaro

    Più volte è stato sottolineato come nella produzione di Vincenzo Migliaro, anche in quella più “affollata” raffigurante i più vari scorci della città di Napoli (e cioè non solo nei molti ritratti eseguiti dall’autore, come banalmente potrebbe pensarsi), fra i tipi psicologici che l’artista amava isolare e delineare si distinguono in maggiore quantità le figure femminili.
    La donna insomma in Migliaro fa mostra di sé in ogni sua possibile sfaccettatura, dall’umile popolana alla pingue modella all’accogliente cortigiana, intenta in un ampio ventaglio di possibili attività, fra le quali non è certo assente il chiacchiericcio popolare, l’”inciucio”, protagonista in qualche modo dell’opera proposta.
    La devozione al femminino in realtà certo trapassa l’Arte del Migliaro e, costituendo una peculiarità che è propria dell’essenza stessa di Napoli e del suo cosmo, segue le tortuose radici della città sino alla sua fondazione nel luogo (la foce del fiume Sebeto) in cui secondo l’antico mito la sirena Partenope venne a morire determinando la nascita di un culto in suo onore.
    Stima minima €5000
    Stima massima €8000
  • Altamura Francesco Saverio (Foggia 1822 - Napoli 1897)
    Autoritratto di profilo
    olio su tela, cm 53x40
    firmato in basso a destra: S. Altamura
    a tergo firmato e iscritto: Autoritratto al mio ritorno da Firenze, S. Altamura

    Bibliografia: Don Riccardo, Artecatalogo Vesuvio Editorialtipo , Roma 1973, vol. III tav. 11 a colori
    Stima minima €2500
    Stima massima €3500
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