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ASTA N.117

lotto 50

  • Morelli Domenico (Napoli 1823 - 1901)
    Ritratto dell'architetto fiorentino Gaetano Bianchi
    olio su tela, cm 62x51
    firmato e datato in basso a destra: D. Morelli 1870
    a tergo cartiglio Mostra dei pittori italiani dell'800 Roma 1952


    Provenienza: Coll. Checcucci, Firenze; Coll. Portolano, Milano


    Esposizione: Roma 1952


    Bibliografia: Mostra dei pittori italiani dell'800 Roma 1952 tav. LIV; I Grandi pittori dell ottocento italiano- A. Schettini La scuola napoletana, A. Martello ed. 1961 Milano tav. XX



    È ben noto quanto la forte personalità di Domenico Morelli ed il suo carisma abbiano contribuito, unitamente come è ovvio alla sua mirabile arte, a farne un personaggio di primo piano per nulla limitato ai semplici dibattiti artistici del suo tempo. Un personaggio di tale spicco, ben presente nei salotti della migliore società, non poteva non attrarre le più ricche committenze, e pertanto dalla sua mano fioccarono numerosi ritratti (genere pittorico comunque tra i favoriti del nostro, se già risalgono ai primi anni Cinquanta dell’Ottocento varie rappresentazioni dei membri della famiglia Villari con lui poi imparentata): basti ricordare fra questi quelli di uomini illustri del tempo (il giureconsulto Antonio Starace al Museo di San Martino in Napoli, Gaetano Filangieri nell’omonimo museo della stessa città, Quintino Sella al Museo del Risorgimento), di grandi mecenati (Morelli ritrasse più volte Giovanni Vonwiller, il suo più celebre protettore, nonché vari membri della famiglia di questi, né va dimenticato il dipinto raffigurante Paolo Rotondo, dalla cui collezione è nata la celebre galleria del Museo di San Martino di Napoli), di molti artisti (famosissimo il “faticoso” ritratto del 1858 di Giuseppe Verdi, eseguito a quattro mani con Filippo Palizzi, mentre ancora al napoletano Museo di San Martino sono le raffigurazioni di don Giacinto Gigante e di Cesare Dalbono, allievo quest’ultimo del Morelli).
    Al filone dei ritratti di artisti va ricondotto questo proposto, raffigurante il fiorentino Gaetano Bianchi, probabilmente conosciuto dal Morelli negli anni del Caffè Michelangelo. Bianchi fu architetto e pittore, assai influenzato dal gusto tipicamente locale del tempo per la grande arte del Quattrocento toscano, ed ebbe gran fama per l’attività di eccellente restauratore: in Firenze intervenne sulla giottesca Cappella de’ Bardi in Santa Croce (nonché sugli affreschi della sagrestia della stessa chiesa), sulla chiesa di Orsanmichele e sul Bargello, nonché a più riprese sul Palazzo Vecchio; la succitata celebrità gli valse inoltre alcune committenze al di fuori delle mura della sua città, come (per citare le più importanti) i restauri degli affreschi di Piero della Francesca ad Arezzo e quelli del palazzo ducale di Mantova.

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Informazione asta 20/05/2017 18:00