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ASTA N. 121

lotto 50

  • Cosenza Giuseppe (Luzzi, CS 1846 - New York 1922) Giovane distesa
    olio su tela, cm 29x55
    firmato in basso al centro: G. Cosenza, iscritto e datato in basso a destra: “Ricordo alla Sig.E.a Viola Villa 1879
    a tergo cartigli: Milano Internazionale Antiquariato XIX Edizione; Biennale Internazionale dell'Antiquariato Firenze 26° Edizione

    Provenienza: Finarte, Milano 1992; Coll. privata, Napoli

    Esposizioni: Napoli, 2003

    Bibliografia: G.L. Marini, Il valore dei dipinti dell'Ottocento e del primo Novecento, ed. X, Torino 1992-93, p. 141; T. Pingitore, Giuseppe Cosenza pittore a Napoli nel secondo Ottocento.Tra pittura a "macchia" e realismo borghese, in "Artfolio"V, n.1, 1997, pp.5-6; I. Valente, Centro e periferia: itinerari italiani di alcuni artisti calabresi tra Otto e Novecento, in"L'animo e lo sguardo", Catalogo mostra Cosenza 1997, pp.27-28;Ottocento. Catalogo dell'Arte italiana dell'Ottocento n.32, Milano 2003, tav. a colori f.t.; L. Martorelli - R. Caputo, La Pittura italiana dell'Ottocento nelle collezioni private italiane. L'Ottocento Napoletano dalla veduta alla trasfigurazione del vero, Catalogo “Vittoria Colonna”, n.11, Napoli 2003, pp. 96-97; C. Mazzarese Fardella Mungivera, Pittura napoletana tra Otto e Novecento, Napoli 2011, tav. a colori p.75; R. Caputo, La Pittura Napoletana del II Ottocento, Franco Di Mauro Editore, Napoli 2017, p.160

    L’opera è apparsa in asta nel 1992 col titolo Donna distesa sul divano. La scena, nella sua scorrevole orizzontalità, rappresenta un ambiente tipicamente borghese: aperto sulla parete di fondo con un ampio balcone, sul cui piano a terrazzo sono disposti vasi con piante ornamentali, ed in verticale una ringhiera, con edera, che chiude il relativo spazio esterno.
    All’interno della stanza una giovane donna è sdraiata su un letto, sopra una pelliccia. Nel suo abbandono, questa sorta di odalisca partenopea, esterna un’espressione voluttuosa e seducente, richiamata anche dai gioielli che ne adornano il seno e dalla vistosa armilla a forma di serpente che porta al polso del braccio sinistro. L’immagine è una derivazione speculare di una delle figure di bagnanti presenti nel dipinto I bagni delle donne a Mergellina, del 1877 che, a sua volta, fa pensare sia alla giovane donna al centro del dipinto Bagno turco del Morelli (Valdagno, coll. Marzotto) sia alla maliziosa donna del dipinto del Morelli, Le tentazioni di Sant’Antonio, 1878 (Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna).
    A livello stilistico, il dipinto rappresenta una singolare ed interessante ricerca del volume nella definizione del corpo in torsione della donna, specialmente nella parte finale del vestito verde azzurrino.
    Questi esiti formali sono indice di una pittura che ha l’ardire di conciliare dettagli sia di frammentazione del colore steso a tocchi rapidi, sia di sintesi e di ricomposizione strutturale della forma, ottenuta con salde campiture a “macchia”. Inoltre, un caldo luminismo dà consistenza unitaria alle stesse masse cromatiche che descrive, per esempio, nella resa naturalistica dell’incarnato roseo della donna, la cui espressione è di sognante vaghezza e lascia intendere nell’abbandono del gesto, un’inquietudine tutta sensuale.
    La dedica, in basso, è indirizzata alla benestante signora Erasma Viola Villa, in merito alla quale sappiamo soltanto che nel 1877 (all’età di cinquant’anni) assieme a Vincenzo Migliucci, fu testimone alla dichiarazione di nascita del primogenito del pittore, Raffaele.
    L’esecuzione del dipinto precede di ben cinque anni il simile soggetto raffigurato da Francesco Netti ne La siesta (Bari, Pinacoteca Provinciale), caratterizzato però da maggiori preziosità pittoriche, derivate dal filone orientalista del Fortuny; mentre, nel Cosenza, questa incidenza rimane meno eclatante.

Stima €8500 - €13500
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N° offerte 11
Informazione asta 25/11/2017 19:00