Rossano Federico (Napoli 1835 - 1912) Paesaggio con figureolio su tela, cm 26x60 firmato in basso a destra: Rossano Provenienza: Gall. d'arte P. Caretto, Torino; coll. privata, Torino; Porro & C. , Milano ; Gall. Vittoria Colonna, Napoli; coll. privata, Napoli Esposizioni : Milano 2004; Bibliografia: Cat. Asta 5 Porro & C. , feb. 2004 n. cat 35Attento inizialmente all’esperienza dei posillipisti ed al loro paesaggismo vagamente onirico, Federico Rossano cambiò rotta nell’adesione ad una pittura di stampo più spiccatamente palizziano, fino alla fondazione della Scuola di Resina cui egli è comunemente associato da storici e critici d’arte; i porticesi, si ricordi, propugnavano la rigida traduzione in pittura del paesaggio per quel che esso era crudamente, senza alcun orpello di qualsivoglia tipo, portando di fatto a più estreme conseguenze la già accennata lezione di Filippo Palizzi.A Parigi seguendo il già compiuto viaggio dell’amico e compagno Giuseppe De Nittis, Rossano riuscì a non farsi affascinare dalle seduzioni e gli sfarzi della belle époque, preferendo accompagnarsi ai tardi Barbisonniers ed a Camille Pissarro, attraverso i quali recepì la lezione di Camille Corot. La serena compenetrazione fra uomo e natura professata dai suoi nuovi sodali finì comunque per mutare in qualche modo il fare pittorico del Nostro, il quale schiarendo notevolmente la propria tavolozza verso le tinte pastello si dedicò allo studio di raffinati giochi luministici e cromatici nelle sue passeggiate per i dintorni della Ville Lumière.