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ASTA N. 134

lotto 68

  • Gigante Giacinto (Napoli 1806 - 1876)
    La Marinella
    olio su carta rip. su tela, cm 31x50
    firmato, datato e iscritto in basso a sinistra: Napoli a La Marinella Gia. Gigante 1837

    Provenienza: Gall. Vittoria Colonna, Napoli; Coll. privata, Napoli

    Esposizioni: Napoli, 2008; Voyage Pittoresque Napoli 2010

    Bibliografia: G. Sarnelli in “Michele Cammarano (1835-1920)”, Catalogo “Vittoria Colonna” a cura di R. Caputo e G. Sarnelli, Napoli 2008, p.34-35; G.L. Marini, Il valore dei dipinti dell’Ottocento e del primo Novecento, ed. XXVII, Torino 2009-2010, p. 443; R. Caputo, Infinite Emozioni. La Scuola di Posillipo, Napoli 2010, p. 200

    Il dipinto ripropone un’immagine della città di Napoli ripresa da levante già diventata nel XVIII secolo, insieme al suo pendant raffigurante il versante occidentale con la Riviera di Chiaia, un autentico stereotipo dell’iconografia urbana partenopea. Svincolata tuttavia dalle rigide maglie dello vedutismo topografico di stampo settecentesco, la composizione sintetizza al meglio quanto Gigante, in termini di naturalismo, chiarezza illustrativa e studio della luce, avesse maturato fino agli anni quaranta (il dipinto è datato 1837) attingendo ad una sensibilità che, abbandonato ormai il secco linearismo degli esordi, lo porta a «ricercare suggestioni romantiche
    legate al carattere dei luoghi ma anche all’azione dell’uomo e della storia su di essi» (Ruotolo).
    Gigante cede qui il passo alla memoria del passato. Se ne è consapevole, come sembra, qui è per rendere omaggio alla tradizione del vedutismo settecentesco. Egli lo fa, ovviamente, alla sua maniera e rinnova quella immagine celebre di Napoli diffusa dal Grand Tour animando la scena con una folla brulicante e indistinta di popolo. Ciò sta a significare che nell’Ottocento la gente si riversava ancora alla Marinella, in quel luogo dove si smerciava e si vendeva di tutto, in prossimità del mare e quel tratto di spiaggia, al confine con la parte orientale della città, s’impregna allora di forte significato sociale per la documentazione resa dall’artista napoletano.
    Nella produzione di Gigante si conoscono diverse redazioni del tema, tra cui sono da ricordare almeno quella del Museo Correale di Sorrento e l’altra della Collezione d’arte del San Paolo-Banco di Napoli, oggi a Villa Pignatelli.

Stima €30000 - €50000
Informazione asta 01/12/2018 18:00