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ASTA 141

lot 84

  • Scoppetta Pietro (Amalfi, SA 1863 - Napoli 1920)
    Venditrice d'arance
    olio su tela, cm 42x24,5
    firmato, datato e iscritto in basso a destra: P. Scoppetta Amalfi 95

    Ci si potrebbe forse azzardare a parlare di una certa inquietudine nell’animo di Pietro Scoppetta, come se egli avesse una innata esigenza di muoversi incessantemente, così come rapido fu sempre il suo tratteggiare i propri soggetti sui supporti via via di varia natura.
    Nativo di Amalfi, Scoppetta infatti solo brevemente studiò (dopo aver abbandonato l’idea di far carriera da architetto, come avrebbe desiderato il padre) presso Maiori sotto la guida di Gaetano Capone prima e di Giacomo di Chirico poi, risultando iscritto al Real Istituto di Belle Arti di Napoli già nel 1878: questa precoce formazione si basò come è ovvio immaginare sul nuovo approccio al soggetto artistico che, a partire soprattutto dalle idee di Filippo Palizzi e Domenico Morelli, andava rigorosamente ritratto dal vero. Agli inizi del penultimo decennio del secolo Scoppetta comunque già si trasferì a Roma, ove agli studi seguì l’inizio della sua attività come grafico ed illustratore che in qualche modo avrebbe poi influenzato tutta la sua produzione artistica successiva. Non molto tempo dopo un nuovo spostamento segnò il ritorno nella nativa cittadina costiera, dove il comune gli fornì uno studio presso l’Hotel dei Cappuccini.
    Fino a quel momento le opere di Scoppetta si rifecero sostanzialmente alla grande tradizione pittorica dell’Ottocento napoletano (come abbiamo accennato), dividendosi fra paesaggi particolarmente attenti alla lezione romantica e sognante della Scuola di Posillipo e più schiette e popolaresche scene di costume, cui chiaramente appartiene l’opera proposta. La rapida pennellata tuttavia già rivela la natura genuinamente impressionista dello stile dell’autore, rafforzata dall’attenzione al tratto lineare che gli impose il suo mestiere di grafico ed illustratore; la tavolozza di Scoppetta infine, proverbialmente consistente in pochi colori, risulta qui invece ancora piuttosto ricca, segno con ogni probabilità di una più rigorosa rappresentazione del vero durante questa prima fase produttiva.

Stima €4000 - €6000
Informazione asta 23/11/2019 19:00