Palizzi Nicola (Vasto - CH 1820 - Napoli 1870)
Il Tempio di Apollo al lago d'Averno
olio su tela, cm 28,5x18,5
firmato e datato in basso a sinistra: N. Palizzi 1852
Provenienza: Coll. privata, Napoli
Bibliografia: R. Caputo, La Pittura napoletana del II Ottocento, Di Mauro Editore, Sorrento (NA) 2017, p.45.
L’anno prima di aver realizzato questa piccola composizione, Nicola dipinge il Terremoto di Melfi (Vasto, Museo Civico) aderendo a criteri più squisitamente di informazione, quasi al livello di un giornalismo di attualità, attingendo e perseguendo quel genere di soluzioni in cui si mostra attento a fornire una sorta di cronaca, obiettiva e distaccata. In questa avanzata fase del progressivo maturarsi della sua personalità osserviamo come Nicola, in una sorta di sdoppiamento della personalità, contemporaneamente affronti, da una parte, ampie composizioni a prevalente tema paesaggistico più gradito in quell’epoca negli ambienti napoletani e dall’altra, approfondisce i termini di un suo più personalizzato linguaggio in quei spontanei dipinti di piccole dimensioni realizzati all’aria aperta durante i soggiorni a Cava, a Sorrento o nei dintorni di Napoli. Infatti in questa gita a Il Tempio di Apollo al lago d’Averno, seppur la scena è composta secondo i canoni posillipisti, già nel modo di inserire i personaggi, si avverte, da parte dell’artista, un fare più libero da quei caratteri ricorrenti per la committenza mondana e cortigiana, elaborati da un Capobianchi o da un Fergola.