Le aste sono disponibili solo online causa COVID-19 Avviso
thumb
thumb
thumb
thumb
thumb
thumb
  • Gigante Giacinto (Napoli 1806 - 1876)

    Sorrento
    acquerello su carta , cm 35x51,5

    firmato, datato e iscritto in basso a destra: G. Gigante Sorrento 1842
    a tergo: ; cartiglio Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente Milano

    Provenienza: Coll. Vincenzo De Luca, Milano; Coll. privata, Milano; Coll. privata, Napoli

    Esposizioni: Milano 1954 Bibliografia: Il Paesaggio italiano - Artisti Italiani e Stranieri, cat. mostra Maggio-Giugno 1954 Arti graf. E. Gualdoni, Milano 1954, pag. 178 n° cat 300, tav 2

    Primogenito come è noto del pittore Gaetano, Giacinto Gigante ricevette dal padre i primissimi rudimenti d’arte, per poi seguire col trascorrere del tempo vari altri maestri (ma mai nell’ambito del Real Istituto di Belle Arti, verso cui il nostro mostrò sempre intolleranza ed ostilità, tanto che una fonte lo vedrebbe ivi iscritto nel 1827 solamente per evitare l’obbligatoria leva militare); grande importanza ricoprirono in questo percorso di formazione alcuni artisti nordici, primo fra tutti con ogni probabilità Jacob Wilhelm Hüber, stando alle testimonianze lasciateci dallo stesso Giacinto in calce a varie sue opere (fonte principale, come è ovvio, nella delineazione della biografia dell’artista): presso Hüber Gigante apprese probabilmente la tecnica dell’acquerello, caratteristica poi nell’ambito della sua produzione, successivamente approfondita nel corso di un soggiorno romano (1826) presso appunto l’acquerellista svizzero Johann Jakob Wolfensberger; a Napoli intanto il nostro aveva già fatto la conoscenza di Anton Sminck van Pitloo, suo principale mentore nonché avviatore della notissima Scuola di Posillipo, cui Gigante è immediatamente associato anche dal pubblico più vasto e profano.
    Fra le conoscenze più determinanti per la carriera di Gigante meritano poi una menzione a parte i molti aristocratici russi ai quali l’artista fu introdotto dal pittore Sil'vestr Feodosievič Ščedrin e per i quali realizzò molti paesaggi e ritratti, abbastanza almeno da poterci acquistare la grande e bella Villa Salute sulle pendici del Vomero, ove Giacinto si trasferì con tutta la numerosa famiglia. Il nostro finì addirittura nelle grazie dello zar Nicola I, per il quale dipinse i grandi ‘Golfo di Napoli da Villa Graven’ e ‘Veduta di Napoli dalla tomba di Virgilio’. Questi ricchi scambi con l’Oriente sono documentati da una serie di opere conservate in parte a Napoli, in parte appunto nelle terre russe, soprattutto presso il famosissimo museo dell’Ermitage di San Pietroburgo.
    È significativo che l’istituzione suddetta, forse la più prestigiosa fra quelle museali in Russia, possieda ben due vedute di Sorrento grosso modo coeve all’acquerello in asta; va comunque detto che Gigante più volte ritrasse la cittadina, ed anzi vi si trasferì anche per un certo periodo a partire dal 1848 (a seguito delle insurrezioni antiborboniche). L’opera proposta tuttavia risulta particolarmente preziosa poiché costituisce una imprescindibile testimonianza dei radicali mutamenti che appunto Sorrento subì nel corso della prima metà del diciannovesimo secolo. L’odierna piazza principale infatti, ovvero piazza Tasso, era un tempo conosciuta come piazza Castello in virtù di una fortezza aragonese che torreggiava sulla porta lapidea che permetteva il traffico da e verso Napoli; la struttura tuttavia, gravemente danneggiata nel corso dei moti del 1799, risulta abbattuta nel 1842, evidentemente prima che Gigante realizzasse la propria opera, in cui il castello è appunto assente. Ancora in piedi invece risulta nell’acquerello la suddetta Porta Maggiore (o del Piano), sormontata come si vede dalla statua di Sant’Antonio abate, protettore della città: il varco e le ultime mura saranno poi smantellate entro il 1864, e la statua spostata. Come se non bastasse l’eccelsa fattura, insomma, l’opera di Gigante ci narra anche uno spaccato di Storia del nostro amato territorio, confermando ed anzi amplificando così il proprio valore.

Stima €25000 - €35000
Migliore Offerta Pervenuta 15000
Prossima Offerta Minima 16000
N° offerte 4
Informazione asta 20/06/2020 18:00