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  • Migliaro Vincenzo (Napoli 1858 - 1939) Profilo di donna olio su tela, cm 62x48 firmato in basso a destra: Migliaro a tergo: cartiglio Galleria Pesaro, Milano Provenienza: Galleria Pesaro, Milano; Coll. privata, Venezia; Coll. privata, Napoli Esposizioni: Milano 1927 Bibliografia: Mostra di Vincenzo Gemito, Vincenzo Caprile, Vincenzo Migliaro, Galleria Pesaro,Bestetti e Tumminelli, Ed. Milano 1927, n° ord. 4

    L’arte del cammeo, spesso associata alla lavorazione del corallo, ha origini assai antiche (secondo alcuni addirittura mitologiche) ma, come è noto, raggiunse il proprio apice nel Meridione d’Italia fra diciottesimo e diciannovesimo secolo sotto le spinte della casa Borbone.
    Ciò che spesso si trascura se non finanche ignora della formazione artistica di Vincenzo Migliaro, di cui si ricordano per lo più le meravigliose scene schiettamente partenopee, è proprio il suo apprendistato come intagliatore di corallo e madreperla, allorché ancora ragazzino frequentò per volere del padre la Società Centrale Operaia Napoletana presso il vecchio monastero dell’Egiziaca a Pizzofalcone. Seguirono poi gli insegnamenti di Lista e, nel periodo di studi presso il Real Istituto di Belle Arti cittadino, quelli di Maldarelli e Raffaele Postiglione: è chiaro insomma che Migliaro si formò prima nella scultura e nella modellazione delle figure e solo in seguito nella pittura (sotto Morelli), così che quest’arte finì all’interno della produzione dell’autore per essere inevitabilmente influenzata dalla prima. Come è stato infatti già notato da penne autorevoli, i molti soggetti femminili di Migliaro (fin dalla “Testa di giovane donna” che valse all’artista ancora giovane il secondo premio di un concorso nazionale di pittura) adottano stilemi indubbiamente scultorei ed anzi spesso riferibili proprio all’arte dei cammei nello specifico, quali innanzitutto una marcata linea disegnativa o meglio ancora lo “sbalzo” cromatico che permette ai volti di staccarsi con forza dal fondo dei dipinti. L’opera proposta in asta, nella scelta di una posa di profilo, nella riccioluta chioma della modella, nonché infine nel fondo vermiglio, parrebbe confermare quanto affermato poc’anzi, richiamando evidentemente i bei monili in corallo coi quali s’agghindavano le signore al tempo dell’autore della tela.

Stima €6000 - €8000
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N° offerte 1
Informazione asta 20/05/2021 15:00