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ASTA 140 23.11.2019 16:00 NAPOLI Visualizza le condizioni
DIPINTI DEL NOVECENTO PROVENIENTI DA UNA RACCOLTA NAPOLETANA

ESPOSIZIONE:
da sabato 16 a venerdì 22 Novembre 2019
ore 10:00 - 20:00
domenica 17 Novembre:
10:00 - 14:00 / 16:00 - 20:00
  • Spinosa Domenico (Napoli 1916 - Napoli 2007)
    Libellula
    olio su tela, cm 40x50
    firmato in basso a destra: Spinosa
    autentica su foto dell'artista
    Stima minima €700
    Stima massima €1000
  • Striccoli Carlo (Altamura 1897 - Arezzo 1980)
    Procidana
    olio su cartone cm 47,5x31,5
    firmato in basso a sinistra: Striccoli

    Bibliografia: C. Munari - D. Rea - C. Ruju, Linea figurativa napoletana 1930-1980, Centro d'Arte Serio, Napoli 1980, pag. 116, fig. 43
    Stima minima €1500
    Stima massima €2500
  • Striccoli Carlo (Altamura 1897 - Arezzo 1980)
    La figlia
    olio su tavola cm 26x26
    firmato in basso a sinistra: Striccoli
    Stima minima €1200
    Stima massima €1800
  • Tamburrini Amerigo ( Napoli 1901 - 1966)
    Figura femminile
    olio su tela cm 55x40,5
    firmato in alto a destra: A. Tamburrini
    Stima minima €700
    Stima massima €1000
  • Verdecchia Carlo (Atri, TE 1905 - 1984)
    Chirichetti
    olio su masonite cm 70x50
    firmato in basso a sinistra: C. Verdecchia
    a tergo timbro e cartiglio Gall. Mediterranea, Napoli
    Stima minima €700
    Stima massima €900
  • Verdecchia Carlo (Atri, TE 1905 - 1984)
    In posa
    olio su tela rip. su cartone, cm 46,5x37,5
    firmato in basso a destra: Carlo Verdecchia

    Provenienza: Coll. E. Catalano, Napoli
    Stima minima €500
    Stima massima €900
  • Villani Gennaro (Napoli 1885 - 1948)
    Lavandaie al fiumicello
    olio su cartone cm 29,5x39,5
    firmato e datato in basso a sinistra: G. Villani 1945
    a tergo cartiglio e timbri Gall. Mediterranea Napoli: timbro Bottega d'arte U. Errico, Napoli

    Bibliografia: C. Munari - D. Rea - C. Ruju, Linea figurativa napoletana 1930-1980, Centro d'Arte Serio, Napoli 1980, pag. 102, fig. 34
    Stima minima €1300
    Stima massima €1800
  • Villani Gennaro (Napoli 1885 - 1948)
    Sulla Senna
    olio su tela cm 84x130
    firmato,datato e iscritto in basso a sinistra: G. Villani Paris 1914
    a tergo timbro Gall. Nuova Bianchi d'Espinosa, Napoli

    Ricostruire l’attività artistica ed espositiva di Gennaro Villani nella sua completezza sarebbe un compito
    assai arduo, e certo nemmeno opportuno in questa occasione, eppure sottolinearne fin dall’inizio la
    ricchezza e complessità aiuta a dare una idea della grandezza del personaggio di cui si parla nonché
    dell’importante ruolo che egli ricoprì nel panorama pittorico non solo partenopeo ma appunto italiano
    ed internazionale, dividendosi fra eventi culturali e mostre d’arte dentro e fuori i nostri confini per
    almeno i primi quattro decenni del ventesimo secolo. Della sua varia produzione ben poco purtroppo
    è oggi visibile a tutti, perdendosi probabilmente la gran parte delle sue opere fra sterminate raccolte
    private, e conservandosi delle sue migliori commissioni pubbliche praticamente solo la sovrapporta
    eseguita fra il 1928 e l’anno successivo per la Sala “dei Piccoli giochi” del Circolo Artistico Politecnico.
    Studente dell’Accademia di Belle Arti napoletana dal 1900 al 1907, ivi Villani fu allievo del corso di
    paesaggio tenuto da Michele Cammarano, il quale fedele al suo proprio percorso di studi accademici e
    poi di ricerca pittorica improntò il proprio magistero all’insegna della lezione di Filippo Palizzi, dando
    cioè particolare importanza nella formazione dei giovani pittori al disegno ed ovviamente alla ripresa
    del vero; lo stretto legame di reciproca fiducia fra il vecchio maestro e Villani inoltre indirizzò le prime
    opere di quest’ultimo verso una marcata ricerca dell’effetto chiaroscurale (molto caro a Cammarano),
    pervenendo ad una pittura definita «bituminosa» dallo stesso giovane artista.
    La ricerca di Villani subì poi una drastica inversione di rotta col suo avvicinamento alle idee della libera
    scuola di Giuseppe Boschetto, che in esatta opposizione ai precetti dell’Accademia propugnava una
    pittura di luce fondata su una ricerca tonale di vibrante vivacità; il capolavoro del nostro che segnò
    questo passaggio, questa liberazione dal rigoroso chiaroscuro del suo primo mentore all’insegna di
    una propria peculiare declinazione dell’estetica impressionista fu “Barca rossa”, in mostra per la prima
    volta come pastello nel 1909 alla prima esposizione del gruppo “dei Ventitré” (giovani artisti che
    intendevano smuovere la stagnante situazione artistica napoletana in nome degli ideali portati avanti
    dalle precedenti Secessioni di Vienna e Berlino) in seguito come grande olio alla Biennale di Venezia
    dell’anno successivo.
    A cavallo di quegli anni Villani compì il suo primo viaggio a Parigi, e nella capitale francese tornò
    poi fra 1912 e 1914: di questi soggiorni, ed in particolare del secondo, conosciamo purtroppo ben
    poco eccetto qualche notizia frammentaria, così che le migliori testimonianze restano forse i dipinti
    (o sarebbe meglio dire appunto le “impressioni”) del maestro, a partire dal piccolo “Autoritratto a
    Parigi” col Moulin Rouge sullo sfondo, al quale sarà poi dedicato un intero dipinto di vasto successo
    espositivo compiuto nel 1914, anno in cui abbiamo testimonianze del conseguimento di una medaglia
    d’argento e di un diploma offertogli dal Ministero di Belle Arti di Francia; fra queste date di importanti
    riconoscimenti internazionali si colloca dunque la realizzazione della grande tela proposta in asta, forse
    da identificarsi con quel “Sulla Senna” in mostra alla XXXVII Esposizione della Società Promotrice di
    Belle Arti di Napoli (1915) nonché ad una collettiva presso la Galleria Costanzo, sempre nel capoluogo
    campano, nel Gennaio 1971.
    Stima minima €3000
    Stima massima €4000
  • Viti Eugenio (Napoli 1881 - 1952)
    Paesaggio con nudo
    olio su tela cm 60x81
    firmato in basso a destra: Eugenio Viti

    Diplomatosi all’Accademia di Belle Arti di Napoli nel 1906, Eugenio Viti ebbe come principali
    maestri Vincenzo Volpe e Michele Cammarano, dal secondo dei quali (un docente particolarmente
    duro, stando a quanto riportato dalle testimonianze) ereditò un certo interesse per i chiaroscuri della
    tradizione pittorica secentesca, attenzione che si fece via via sempre più forte fino ad improntarvi la
    maggior parte della propria produzione artistica nel corso degli anni Trenta del ventesimo secolo; fino
    ad allora questa tendenza rimase per lo più sopita o almeno coesistente con una ricerca luministica
    e cromatica dal sapore secessionista e talvolta espressionista: già nell’anno successivo al suo diploma
    infatti Viti fu a Roma e ivi vide opere delle precedenti Secessioni mitteleuropee, il cui spirito riportò a
    Napoli allorché nel 1909 fu organizzatore, membro della giuria ed espositore della prima mostra del
    gruppo definito “dei Ventitré”.
    Dei lavori di Viti presentati a questa appena succitata Prima Esposizione Giovanile non abbiamo
    sufficienti testimonianze, se non i titoli; non è pertanto da escludersi in toto che l’opera in asta,
    finora inedita, possa appartenere a quell’elenco (si potrebbe pensare a “Crepuscolo”), poiché essa è
    comunque da ascriversi probabilmente alla prima fase artistica del suo autore, che perdurò fino a tutto
    il secondo decennio del Novecento con alcuni stralci nel terzo, eppure è proprio con queste opere
    più tarde che possono forse rintracciarsi maggiori comunanze: si guardi, oltre che ad alcuni piccoli
    nudi, soprattutto alla celebre sovrapporta del Circolo Artistico Politecnico di Napoli, la cui datazione
    fu all’inizio erroneamente fissata al 1912 e solo più tardi corretta al 1928 (una di poco precedente
    redazione dello stesso soggetto, dalle ascendenze vagamente liberty, mostra a sua volta elementi - la
    pianta in basso a sinistra, ad esempio - ripetuti nella “Fonte delle ninfee” con cui fu esposta a Milano,
    sebbene di quest’ultima sia stata giustamente sottolineata «una generale intonazione naturalistica, che
    privilegia le osservazioni sugli effetti luministici e stempera le allusioni simboliste»).
    Stima minima €4500
    Stima massima €6500
  • Viti Eugenio (Napoli 1881- 1952)
    Nello studio
    olio su tela cm 66x49,5
    firmato in basso a destra: Eugenio Viti

    Provenienza: Coll. E. Catalano, Napoli

    Esposizioni: Napoli,1971; Napoli,1988

    Bibliografia: Bianchi d'Espinosa, cat. asta 1971, n. cat. 57, tav. 23; Ottocento. Catalogo dell’Arte italiana dell’Ottocento n.13, Mondadori, Milano 1984, ill. b/n p. 428; Galleria Giosi, cat asta 1988, n. cat 75 ill; M.Picone Petrusa, Eugenio Viti, Paparo Editore, Napoli 2007 , n° cat. 141 in b\n

    Come riportato da Mariantonietta Picone Petrusa su testimonianza di Paola Viti, figlia dell’artista, la bella
    donna ritratta in quest’opera fu Valeria Lombardi (1925 – 2004), danzatrice (fu prima ballerina al San
    Carlo dal 1947 al 1953) e coreografa (nonché storica della sua disciplina, con numerosi studi pubblicati
    in proposito) che fondò prima a Napoli e poi in varie altre città della Campania il Centro studi danze
    classiche; la donna inoltre, ce lo dice ancora Picone, era figlia di Maria d’Ippolito e quindi nipote di Olga
    d’Ippolito e dello stesso Eugenio Viti, sposato con quest’ultima nel 1929 dopo un lungo fidanzamento.
    Stima minima €3000
    Stima massima €5000
  • Viti Eugenio (Napoli 1881 - 1952)
    Nudo
    olio su cartone cm 49x31
    firmato in basso a destra: Eugenio Viti
    Stima minima €3000
    Stima massima €5000
  • Viti Eugenio (Napoli 1881 - 1952)
    Paesaggio con marinaio
    olio su cartone cm 58,5x72
    firmato in basso a destra: Eugenio Viti
    Stima minima €2500
    Stima massima €4500
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