Le aste sono disponibili solo online causa COVID-19 Avviso
Mostra
RICERCA:
  • Lot  242
    Carugati Angela (Firenze 1881 - 1977) Tra gli alberi olio su cartone, cm 30x24 firmato in basso a sinistra: Angela Carugati
    Stima minima €300
    Stima massima €500
  • Lot  242
    Crisconio Luigi (Napoli 1893 - Portici, NA 1946) Carretto a Portici olio su tavola, cm 15,5x21,5 firmato e datato in basso a destra: L. Crisconio 1945 a tergo cartiglio Società Promotrice di BB. AA. Salvator Rosa 1964; timbro Galleria Serio,Napoli Bibliografia: Luigi Crisconio,a cura di L.Autiello con saggio di P. Ricci, Soc. Prom. Belle Arti "Salvator Rosa " , Napoli 1964 n° cat. 189, tav. CLXXXIX ; Luigi Crisconio, a cura di R.Caputo , Gall. Vittoria Colonna, Napoli 2004pag. 98 Esposizioni: Napoli 1964; Napoli 2004
    Stima minima €1000
    Stima massima €2000
  • Lot  242
    Villani Gennaro (Napoli 1885 - 1948) Panni stesi pastelli su carta cm 45,5x59,5 firmato datato e iscritto in basso a sinistra: Gen. Villani Napoli 1927
    Stima minima €1900
    Stima massima €2600
  • Lot  242
    De Corsi Nicolas (Odessa, 1882 - Napoli, 1955) Spiaggia olio su tavola, cm 17x17 firmato in basso a sinistra: De Corsi
    Stima minima €1500
    Stima massima €2500
  • Lot  242
    Volpe Vincenzo (Grottaminarda ,AV 1855 - Napoli 1929) Figura femminile olio su cartone, cm 21x13 firmato e iscritto in alto a destra: Al simpatico amico Schettino V.Volpe
    Stima minima €1800
    Stima massima €2400
  • Lot  242
    Scorzelli Eugenio (Buenos Aires-Argentina 1890 - Napoli 1958) Il figlio Lello seduto nello studio di un pittore olio su tavola, cm 40,2x30 firmato in basso a sinistra: Eug. Scorzelli
    Stima minima €3800
    Stima massima €4500
  • Lot  242
    Ricciardi Oscar (Napoli 1864 - 1935) Mercato rionale olio su tavola, cm 20x27,3 firmato e datato in basso a sinistra: Ricciardi 1928
    Stima minima €2000
    Stima massima €3000
  • Lot  242
    Casciaro Giuseppe (Ortelle, LE 1863 - Napoli 1941) Rosa pastelli su carta, cm 30,5x23,5 firmato e datato in basso a destra: G. Casciaro 9 ott XV
    Stima minima €600
    Stima massima €900
  • Lot  242
    Palizzi Giuseppe (Lanciano, CH 1812 - Passy 1888)
    Ritorno dai campi
    olio su tela, cm 35x52
    firmato in basso a destra: Palizzi
    a tergo cartiglio: Esposizione VI Quadriennale Nazionale d'Arte di Roma, Roma 18 Dicembre 1951 - 15 Maggio 1952; cartiglio Esposizione L'Arte nella vita del Mezzogiorno d'Italia, Roma 1953

    Provenienza: Coll. Armiero, Napoli; Coll. privata, Napoli; Coll. privata, Bologna
    Esposizioni: Roma,1951-52; Roma, 1953
    Bibliografia: VI Quadriennale Nazionale d'Arte di Roma, catalogo dell'esposizione, De Luca Editore, Roma, 1951; Mostra dell'Arte nella vita del Mezzogiorno d'Italia, catalogo della mostra Roma Marzo-Maggio 1953, De Luca Editore, Roma, 1953, p. 45


    Quando Giuseppe Palizzi (il maggiore, tra gli artisti della nota famiglia) posò per la prima volta il proprio piede in
    Francia, tra il 1844 ed il ’45, egli aveva già rotto ogni legame (ufficiale, per lo meno) con la vita artistica di Napoli,
    ambiente dove il giovane (ma nemmeno troppo, considerando la sua ammissione nel 1835 al Real Istituto di Belle
    Arti con dispensa sull’età) artista abruzzese oscillò sempre fra il paesaggismo dell’ultima Scuola di Posillipo, allora
    ormai artefice più che altro di bei manufatti artistici per raffinati turisti, e quello nascente storico-romantico, reagendo
    dunque rispettivamente agli insegnamenti accademici prima di Anton Sminck van Pitloo, poi di Gabriele Smargiassi.
    Fu tuttavia il progressivo tendersi dei rapporti proprio con quest’ultimo artista, non solo per questioni estetiche ma
    anche politiche, a spingere in via definitiva il Palizzi al proprio trasferimento.
    Parigi era allora, in quanto centro culturale del tempo, notoriamente meta prediletta di artisti da tutto le parti del globo,
    tanto più per coloro i quali, come Giuseppe, rincorrevano la bella vita ed i gusti più à la page. Il nostro tuttavia prese
    la felice decisione di trasferirsi in via definitiva a Passy (allora non ancora parte della capitale), nei pressi della foresta
    di Fontainebleau, ove erano soliti incontrarsi al tempo i membri della scuola di Barbizon (spostatisi da Marlotte): la
    lunga e solida amicizia che nacque dunque fra costoro ed il Palizzi dipese allora certamente da motivazioni personali e
    ancora una volta politiche (i barbizonniers furono quasi tutti carbonari, così come i membri della famiglia dell’artista
    abruzzese), ma fu innanzitutto per la straordinariamente simile ricerca estetica, cioè per l’attento studio del vero
    naturale, che Giuseppe riuscì a recepire il messaggio di Rousseau, Daubigny, Charles Dupré, ed a farlo proprio.
    Se la definitiva adesione alla scuola di Barbizon si concretizzò con “L’accampamento degli zingari”, notato dai critici
    del Salon parigino del 1848 (il primo dei tanti cui il Palizzi prese parte) per gli straordinari effetti del chiaroscuro, più
    tarda deve essere evidentemente l’opera qui in esame. L’impianto chiaroscurale, ben visibile dunque tanto nella seconda
    che nella prima opera, Giuseppe in effetti lo ereditò da memorie antiche, dal «naturalismo nordico» di cui ha parlato
    anni fa Roberto Longhi, insomma dalla pittura olandese che storicamente riscontrò particolare e singolare successo
    presso il gusto dei Napoletani (di più tarda influenza partenopea, in particolare di scuola posillipiana, fu pure del resto
    la costante tendenza palizziana all’idillio, al trasfigurare cioè romanticamente la semplice vita campestre, come può
    evincersi qui dalla serena atmosfera in cui stanno sospesi il pastorello con le sue capre); alle calde intensità olandesi,
    pervase da tinte rugginose, il nostro tuttavia oppose – anche e chiaramente nella tela proposta – la «maggior densità di
    luci fredde e di ombre vellutate e profonde, giocando fluidamente coi verdi, coi bruni e col nero, a pennellate larghe e
    costruttive» (Alfredo Schettini), queste ultime senza dubbio mutuate dai sodali francesi.
    Stima minima €6000
    Stima massima €9000
  • Lot  242
    Palizzi Nicola (Vasto, CH 1820 - Napoli 1870) Paesaggio olio su carta rip. su tela, cm 22x36 firmato in basso a sinistra: N. Palizzi
    Stima minima €6000
    Stima massima €7000
  • Lot  242
    Ammirato Domenico (Napoli 1833 - dopo il 1891) Marina con barche olio su tela, cm 37x25,5 firmato in basso a sinistra: Ammirato
    Stima minima €1500
    Stima massima €2500
  • Lot  242
    Domenico Ammirato (Napoli 1833 - dopo il 1891) Napoli da Posillipo olio su tavola cm 22x33 firmato in basso a destra: Ammirato
    Stima minima €2600
    Stima massima €3200
  • Lot  242
    Chiarolanza Giuseppe (Miano, NA 1864 - 1920)
    Paesaggio lagunare
    olio su tela, cm 39x79
    firmato, datato e dedicato in basso a destra: ... G. Chiarolanza 93
    Stima minima €800
    Stima massima €1200
  • Lot  242
    Anonimo del XX secolo Barche olio su tavola, cm 22x17
    Stima minima €400
    Stima massima €600
  • Lot  242
    CENTROTAVOLA in argento; biansato a forma di kantharos,piedi e corpo ovali sagomati a baccellatura I metà XX sec. Peso: gr.965
    Stima minima €900
    Stima massima €1200
<< ... < 1361 1362 1363 1364 1365 > ... >> 

Page 1365 of 1562. Total elemets 23420