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ASTA ONLINE N. 139 16.05.2019 15:00 NAPOLI Visualizza le condizioni


Novecento e Dipinti del XIX e XX Secolo
  • Casciaro Guido (Napoli 1900 -1963) Napoli uggiosa 1938 olio su tela, cm 52,5x41 firmato in basso a destra: Guido Casciaro Provenienza: Eredi dell’artista,Napoli; coll. privata, Napoli Esposizioni: Mostra retrospettiva di Guido Casciaro, Napoli 2006 Bibliografia: Guido Casciaro a cura di R.Caputo, Edizioni Vincent, tav. 56 pag. 80 a colori
    Base asta €700
    Stima minima €2000
    Stima massima €2500
  • Casciaro Guido (Napoli 1900 -1963) L'officina, 1935 olio su tavola, cm 62,5x74,5 firmato in basso a sinistra: Guido Casciaro Provenienza: Eredi dell’artista,Napoli; coll. privata, Napoli Esposizioni: Mostra retrospettiva di Guido Casciaro, Napoli 2006 Bibliografia: Guido Casciaro a cura di R.Caputo, Edizioni Vincent, tav. 40 pag. 68 a colori
    Base asta €700
    Stima minima €2000
    Stima massima €2500
  • Cortiello Mario (Napoli 1907 - 1981) Interno con figure olio su tela rip. su cartone, cm 60x45 firmato e datato in basso a destra: Mario Cortiello 1952
    Base asta €800
    Stima minima €1300
    Stima massima €1500
  • Cortiello Mario (Napoli 1907 - 1981) Interno con figura olio su tela rip. su cartone, cm 42x53 firmato e datato in basso a destra: Mario Cortiello 1952
    Base asta €800
    Stima minima €1300
    Stima massima €1800
  • Casciaro Guido (Napoli 1900 -1963) Figure al balcone, olio su tela, cm 200x155 firmato in basso a destra: Guido Casciaro Esposizioni: Mostra retrospettiva di Guido Casciaro, Napoli 2006 Bibliografia: Guido Casciaro a cura di R.Caputo, Edizioni Vincent, tav. 10 pag. 38 a colori


    Figlio di Giuseppe, fra i più importanti artisti napoletani a cavallo fra diciannovesimo e ventesimo secolo,Guido Casciaro visse gli anni di formazione e le primissime partecipazioni espositive all’ombra del padre,una presenza che egli sentì (sino al definitivo distacco, anche tecnico, decidendo di preferire l’olio al noto pastello paterno) via via sempre più ingombrante e di ostacolo di fatto allo sviluppo di una propria originale poetica artistica. Se in effetti Guido caratterizzò il suo percorso artistico di una costante sperimentazione,va comunque detto che mai mancò di rapportarsi alla grande tradizione partenopea, certo quella ancora di sapore ottocentesco del padre ma anche quella barocca e caravaggesca, come andava professando al
    tempo Benedetto Croce. Alla valorizzazione dell’arte locale e della sua storia furono anche improntati i vari gruppi di cui il nostro fu membro e spesso coordinatore, come “Secessione 23” (di gusto vagamente liberty), il Gruppo Flegreo ed il Gruppo del Vomero (quest’ultimo in singolare rapporto con la grande Scuola di Resina di più antica memoria); degna di ricordo è infine la sua attività di maestro d’arte nonché in sede espositiva di paterno sostenitore di tanti giovani artisti a lui successivi, ch’ebbero modo di ricordarlo con commozione al momento della sua dipartita La grande tela proposta rientra senza ombra di dubbio nella produzione cui Guido si dedicò fra gli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso, allorché egli aderì con convinzione alle poetiche del “Novecento”, che giunto in ritardo a Napoli si proponeva di amalgamare le differenze artistiche tra Nord e Sud Italia riavvicinandoli. All’intensa plasticità (ed alle cromie vagamente espressioniste) della pittura di questo periodo possono del resto ravvisarsi dei prodromi nell’attenzione rivolta da Casciaro all’arte post- impressionista di Paul Cézanne nonché nella vicinanza agli ideali promossi dalle riviste “Valori plastici”(romana ma assai diffusa a Napoli) e “Volumi” (fondata nel capoluogo campano da Franco Girosi e Alberto Consiglio).
    Base asta €4000
    Stima minima €8000
    Stima massima €15000
  • Verdecchia Carlo (Atri, TE 1905 - 1984) La buona terra olio su tela, cm 128x109 firmato in basso a destra: C. Verdecchia Provenienza: Eredi dell'artista, Napoli Esposizioni: Omaggio a Carlo Verdecchia - 61° Premio Michetti, luglio 2010 Francavilla al mare Bibliografia: Carlo Verdecchia, a cura di I. Valente, Ed. Vincent, 2010 pag. 114


    Ormai maturo, Carlo Verdecchia ebbe modo di sottolineare in prima persona la sua lontananza dalle scuole artistiche tanto passate che a lui coeve, riaffermando una ricerca pittorica del tutto personale.
    In effetti, eccezione fatta per un periodo di ricerca vicino al Novecento italiano, periodo comunque limitato agli anni del Fascismo e motivato probabilmente dall’occasione di poter così esporre a livello nazionale e non più meramente locale (ricordando anche che allora difficilmente si aveva accesso a qualsivoglia esposizione, senza adesione al Partito ed ai suoi ideali artistici), Verdecchia mantenne sempre una peculiarità tutta sua nel dipingere, sospesa fra un genuino attaccamento al suo mondo d’origine (l’Abruzzo), spiccatamente rurale, ed il nuovo sentire dell’uomo e dell’artista novecentesco, una commistione questa che gli procurò nel tempo varia fortuna, dovendo ammettere purtroppo che oggi non gli è più rivolta l’attenzione che egli meriterebbe e che in effetti gli fu concessa in vita.
    Ne deriva dunque che la ricerca artistica di Verdecchia fu innanzitutto un’esperienza solitaria ed intima, e difatti molteplici sono le opere che riguardano i suoi affetti, come la moglie Augusta, la figlia Aurora, la domestica Maria; di pari importanza tuttavia sono gli “affetti” della sua terra natia, della sua vita contadina, dei suoi animali (in questo caso l’autore pare particolarmente vicino ad altri Abruzzesi d’un secolo precedenti, i Palizzi): a questo secondo filone appartiene senza dubbio l’opera proposta, assai conosciuta all’interno della produzione dell’autore.
    Liberato dai vincoli del Novecento al termine della Seconda Guerra Mondiale (e quindi del Fascismo), la pennellata del Verdecchia si fa più fluida e tradisce anche per la tavolozza adottata una certa vicinanza al fare espressionista, ancora una volta declinato secondo lo spirito più peculiare dell’autore e senza cioè un effettivo avvicinamento all’arte di inizio secolo. Guardando meglio la grande tela tuttavia non può non ammettersi che in questo caso il modello principale del nostro sia Paul Cézanne, che con la sua ricerca spaziale e volumetrica influenzò molti novecentisti contemporanei; al grande pittore francese Verdecchia s’ispirò anche per una serie di mirabili nature morte.
    Base asta €2500
    Stima minima €4000
    Stima massima €7000
  • Cortiello Mario (Napoli 1907 - 1981) Villa Trinchera olio su tela, cm 70x40 firmato, iscritto e datato in basso a sinistra: Mario Cortiello Trocchia 1934
    Base asta €1500
    Stima minima €2500
    Stima massima €3500
  • Bocchetti Gaetano (Napoli 1888 - 1990) Adorazione olio su tela, cm 60x90 firmato in basso a destra: G. Bocchetti

    La vastissima produzione di Gaetano Bocchetti spazia fra molteplici temi e tecniche, e rispecchia l’adesione dell’autore nel corso della sua lunga carriera a vari movimenti artistici nati in seno alla città di Napoli nel Novecento, a partire dalla “Secessione 23” che intese seguire per quanto possibile il percorso già tracciato dalle grandi secessioni europee. La più grande e celebre opera del Bocchetti resta il ciclo di affreschi che decorano tutt’oggi il monastero di San Giuseppe da Copertino a Osimo, presso Ancona. Con la succitata, ricca decorazione murale l’opera proposta condivide il tema sacro; la pennellata tuttavia qui si smaterializza in taches cromatiche (tutte straordinariamente originate dall’intera gamma del blu) di varia dimensione, a concretizzare felicemente l’iconografia della visione celeste che a noi mortali non può che risultare vaga e non del tutto comprensibile nella sua perfezione ultraterrena.
    Base asta €1500
    Stima minima €2000
    Stima massima €3000
  • Notte Emilio (Ceglie Messapica, BR 1891 - Napoli 1982) Natura morta olio su tavola, cm 50x60 firmato e datato in basso a destra: E. Notte 1970
    Base asta €500
    Stima minima €1500
    Stima massima €2500
  • Casciaro Guido (Napoli 1900 - 1963) Figura seduta olio su tela, cm 102x75 firnato in basso a sinistra: Guido Casciaro Provenienza: Eredi dell'artista, Napoli
    Base asta €500
    Stima minima €1500
    Stima massima €2500
  • Cortiello Mario (Napoli 1907 - 1981) Via di paese olio su tela cm 42x56
    Base asta €300
    Stima minima €600
    Stima massima €1200
  • Ciletti Nicola (S.Giorgio Molara, BN 1883 - 1967) Casolare con pecore olio su masonite, cm 71x82,5 firmato e datato in basso a sinistra: N. Ciletti 1963
    Base asta €200
    Stima minima €1000
    Stima massima €1500
  • Cortiello Mario (Napoli 1907 - 1981) Natura morta con paesaggio olio su carta rip. su cartone, cm 34x30 firmato e datato in basso a destra: Mario Cortiello 1942 XX
    Base asta €500
    Stima minima €1000
    Stima massima €1500
  • Capaldo Rubens (Parigi 1908 - Napoli 1987) Riva degli Schiavoni olio su tela, cm 36x50 firmato e datato in basso a destra: R. Capaldo 1969
    Base asta €250
    Stima minima €600
    Stima massima €900
  • Capaldo Rubens (Parigi 1908 - Napoli 1987) Venezia olio su tela, cm 40,5x55,5
    Base asta €200
    Stima minima €600
    Stima massima €900
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